El Pais ha rivelato le sanzioni che i Paesi europei starebbero discutendo in caso di invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Il piano sarà trattato per intero domani a Bruxelles alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue. Parliamo di chiusura completa dei mercati europei dei capitali per le imprese e le istituzioni finanziarie russe, e le restrizioni all’esportazione di materiali o servizi imprescindibili per i settori chiave dell’economia russa, come quello energetico, minerario o l’industria pesante. Un modo forte per lasciare la Russia isolata nel mercato finanziario mondiale.
Gli Stati Uniti sono i più intransigenti e sarebbero disposti anche ad escludere la Russia dallo Swift, sistema di pagamento rapido e sicuro che regola le transazioni finanziarie tra oltre 1.100 banche di 200 Paesi. Biden, nel frattempo, sta cercando accordi con il Qatar per mitigare la dipendenza europea dal gas russo.
Le marine, invece, si schierano nel Mediterraneo. Mosca ha annunciato, scrive Di Feo su Repubblica, che una flotta senza precedenti si concentrerà nel Mediterraneo. Dal Baltico sono in arrivo sei navi per operazioni da sbarco: possono trasportare sulla spiaggia 60 tank e 1.800 fanti, proteggendoli con cannoni e razzi. Se raggiungessero il Mar Nero, potrebbero offrire ai russi la capacità di assaltare le coste ucraine, completando così l’accerchiamento pure sul litorale. Così facendo la morsa militare stringerebbe tutti i confini di Kiev, salvo quelli occidentali. Quattro sono le unità del Cremlino: il caccia Grigorivich e tre 9 fregate classe Burya, dotate di missili ipersonici a lungo raggio Kalibr.
Mentre sono tre i sottomarini d’attacco russi impiegati, i Kilo, con motori estremamente silenziosi in grado di eludere facilmente i sonar della Nato.
Il Pentagono, invece, ha inviato nel Mediterraneo la portaerei Truman per sostenere la VI Flotta, scortata da un incrociatore, quattro caccia e una fregata norvegese. Le forze Usa, completamente autonome, sono in grado di sostenere attacchi in Ucraina con settanta aerei, con un semplice ordine della Casa Bianca senza il supporto o il parere degli Alleati.
Washington ha poi pubblicizzato su un profilo twitter uno dei suoi sottomarini nucleari a largo di Cipro, l’Uss Georgia con a bordo 154 missili cruise. Sono previste, nei prossimi giorni, pertanto, due imponenti esercitazioni tra la Grecia e il Libano. Da una parte ci saranno navi russe dall’altra navi impegnate nell’esercitazione Nato “Neptune Strike”. A seguire ne comincerà un’altra: la “Mission Clemenceau 22” a guida francese, sempre nel Mediterraneo Orientale e con addirittura tre portaerei: la Truman, la De Gaulle e l’italiana Cavour.
La Cavour rappresenta uno dei tanti fiori all’occhiello delle nostre forze armate, in grado di schierare sul suo ponte i modernissimi velivoli di quinta generazione F35-B, in un gruppo interforze, costituito da velivoli della Marina e dell’Aeronautica Militare.