Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo la scoperta di un complotto per compiere un attentato contro una manifestazione organizzata da un gruppo di esuli iraniani vicino Parigi, durante una festa organizzata per il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti, ospitata dall’ambasciatore statunitense in Israele, David Friedman, ha esortato i paesi europei ad annullare i colloqui in programma con l’Iran per preservare l’accordo sul nucleare e ha elogiato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aver ritirato Washington dall’accordo.
“Smettetela di appoggiare l’Iran”, ha ammonito il premier, “Smettete di finanziare il regime che sponsorizza il terrorismo contro di voi e contro tanti altri” e ha poi aggiunto “il presidente Trump ha deciso di lasciare questo pessimo affare e ha fatto la cosa più grande per la sicurezza del mondo e per la sicurezza di Israele”.
Hassan Rohani, presidente iraniano, è impegnato in un tour in Europa per una serie di incontri per preservare l’intesa, un obiettivo condiviso da Unione europea, Regno Unito, Francia, Germania, Russia e Cina.
La scorsa settimana due persone sono state arrestate in Belgio, una in Germania e altre tre in Francia perché sospettate di aver progettato un attentato dinamitardo ad un incontro del gruppo politico iraniano “Mujaheddin del popolo”, uno dei maggiori oppositori al regime teocratico di Teheran.
Il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), vicino al movimento dei “Mujaheddin del popolo”, ha accusato gli ayatollah di essere la mente dell’attacco sventato e ha chiesto la chiusura delle “rappresentanze diplomatiche iraniane in Europa”, accusate di essere “centri di spionaggio” e “basi per preparare attentati terroristici”.
Il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif ha respinto le accuse e postando un messaggio su Twitter ha dichiarato che l’attacco sventato è solo un escamotage per danneggiare la repubblica islamica.