Infrastrutture, Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, ancora aperta questione trasbordo merci

   

Infrastrutture: ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, ancora aperta questione trasbordo merci

Cina-Kirghizistan-Uzbekistan continua la cooperazione  per la linea ferroviaria che creerà un nuovo corridoio di trasporto nell’area. Lo ha confermato il vicepresidente del consiglio della società “Uzbekiston Temir Yullari” Davron Dekhkanov, secondo quanto riferisce un bollettino dell’ambasciata uzbeka a Roma. Come affermato da Dekhakanov, “questo corridoio consentirà di trasportare merci provenienti dalla Cina attraverso il Kirghizistan e l’Uzbekistan all’Europa orientale tramite il Corridoio Transcaucasico e sarà il percorso più breve per il trasporto di merci verso l’Europa, per cui il progetto è di grande interesse per le ferrovie cinesi e per il governo della Cina”. “La Repubblica popolare cinese e il governo dell’Uzbekistan, stanno compiendo grandi sforzi per avviare questa costruzione”, ha dichiarato Dekhkanov. Il vicepresidente ha osservato che ci sono delle questioni tecniche, relative alla differenza di calibro, e sono ancora in fase di negoziati tra le ferrovie cinesi e kirghizi. “Il calibro in Uzbekistan è di 1520 millimetri, in Cina è di 1435 millimetri”, ha commentato Davron Dekhkanov, anche se le questioni sulla posizione del terminale, su come e su quale stazione fare il trasbordo di merci sono ancora aperte, speriamo di attuare questo progetto nell’ambito del progetto “One Belt One Road”.

Infrastrutture: ferroviDekhkanov ha notato che i ferrovieri uzbeki hanno partecipato alla progettazione, alla pianificazione delle opere di costruzione e installazione, e, poichè questo sito è simile alla tratta uzbeka Angren-Pap, sarà necessario costruire molte strutture tecniche, tunnel e ponti. Secondo gli esperti, il ferroviario “Cina-Kirghizistan-Uzbekistan” non solo creerà il corridoio meridionale del Secondo ponte di trasporto continentale, ma aprirà anche nuovi mercati per i produttori di tre paesi. Stando ai parametri preliminari, la rotta dall’Asia orientale ai paesi del Medio Oriente e dell’Europa sarà ridotta di 7-8 giorni e di circa 900 chilometri. Inoltre, la costruzione garantirà lo sviluppo dell’infrastruttura di trasporto nei paesi dell’Asia Centrale, offrendo loro un comodo accesso ai porti del Golfo Persico e del Pacifico, stimolando lo sviluppo e l’utilizzo delle risorse naturali dei paesi della regione.