Il 17 dicembre scorso, in occasione delle celebrazioni del 63° anniversario dalla nascita della Repubblica federale del Niger, il presidente Mohamed Bazoum, ha pronunciato un lungo discorso alla Nazione, evidenziando gli sforzi economici per combattere la pandemia e la piaga del terrorismo. Per la prima volta l’Italia è stata annoverata tra i Paesi che contribuiscono alla sicurezza della Nazione africana: “Questo è il luogo per me per esprimere la mia gratitudine agli Stati Uniti d’America, Francia, Germania, Belgio, Canada e Italia il cui notevole supporto ha contribuito a migliorare notevolmente il livello delle nostre forze di sicurezza ed il loro equipaggiamento”.
Il nostro Paese è presente in quel territorio con la “Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger – MISIN” (con area geografica di intervento allargata anche a Mauritania, Nigeria e Benin) al fine di incrementare le capacità volte al contrasto del fenomeno dei traffici illegali e delle minacce alla sicurezza, nell’ambito di uno sforzo congiunto europeo e statunitense per la stabilizzazione dell’area e il rafforzamento delle capacità di controllo del territorio da parte delle autorità nigerine e dei Paesi del G5 Sahel.
La missione, oltre al controllo delle frontiere e del territorio, supporta le autorità nigerine e dei Paesi del G5 Sahel (Niger, Mali, Mauritania, Chad e Burkina Faso), a sviluppare le capacità delle Forze di sicurezza nigerine (Forze armate, Gendarmeria Nazionale, Guardia Nazionale e Forze speciali della Repubblica del Niger).
Il contingente militare comprende team per ricognizione e comando e controllo, team di addestratori, da impiegare anche presso il Defense College in Mauritania, team sanitario, personale del genio per lavori infrastrutturali, squadra rilevazioni contro minacce chimiche-biologiche-radiologiche-nucleari (CBRN), unità di supporto, unità di force protection, unità per raccolta informativa, sorveglianza e ricognizione a supporto delle operazioni (ISR).
Dal gennaio 2018, il contingente italiano ha erogato 238 corsi a favore di oltre 5800 frequentatori. La MISIN, attraverso la propria funzione CIMIC (Civil-Military Cooperation, collaborazione civile-militare) ha inoltre affiancato l’Ambasciata d’Italia in Niger nelle donazioni di medicinali, di strutture di prima accoglienza, di presidi sanitari e attrezzature per la prevenzione e la cura delle patologie più diffuse nel Paese.
Lo scorso 16 dicembre è avvenuto anche l’avvicendamento al comando della missione italiana MISIN, il generale di brigata dell’Esercito, Alessandro Grassano ha ceduto il comando al colonnello pilota dell’Aeronautica, Davide Cipelletti.
La cerimonia di passaggio di consegne è stata presieduta dal generale di divisione Francesco BRUNO, Capo Reparto Supporto Operativo del Comando Operativo di vertice Interforze (COVI), alla presenza di S.E. Emilia GATTO, Ambasciatrice d’Italia in Niger, del Dott. Pierpaolo SERPICO, dell’Unità di Crisi del MAECI e delle autorità militari nigerine, tra cui il Comandante della Base Aerienne 101 che ospita il contingente italiano.
L’evento, preceduto dalla visita al personale della Difesa che opera in Mali nell’ambito della Task Force “TAKUBA”, ha avuto luogo presso l’area in cui il 6° Genio Pionieri ha avviato le opere di realizzazione della nuova base italiana a Niamey, futuro hub logistico ed operativo per le attività nazionali nell’area del Sahel.