#NoiSiamoLeScuole

A Bitritto e a Ruvo di Puglia, in provincia di Bari, saranno realizzate due nuove scuole innovative, inclusive ed ecosostenibili

La vecchia scuola primaria “Giovanni Modugno” di Bitritto, in provincia di Bari, oggi abbandonata e in disuso per problemi strutturali, sarà demolita e ricostruita con criteri moderni e innovativi grazie ai fondi del PNRR destinati alla realizzazione di 212 Nuove Scuole in tutta Italia. La nuova scuola sorgerà nell’area dell’attuale edificio scolastico ed è stata concepita per accogliere 500 studenti, un auditorium da 150 persone e una palestra interna in classe A1.

Il nuovo progetto prevede spazi laboratoriali dove svolgere attività artistiche, musicali, manipolative, che permetteranno agli studenti di lavorare in modo più attivo, più partecipativo e quindi più coinvolgente. “Sappiamo che con i fondi del PNRR ci sono delle opportunità importanti – commenta il Dirigente scolastico, Federico Nicolai -che permetteranno alla scuola di reinventarsi e strutturare una didattica innovativa”.

Il nuovo edificio non sarà dedicato solo all’attività scolastica, ma sarà a disposizione dell’intero territorio grazie a uno studio strategico degli ingressi che garantiranno l’accesso indipendente alla palestra, all’auditorium, alla biblioteca e a un laboratorio musicale. “Stiamo creando una nuova scuola tecnologicamente avanzata – commenta Giuseppe Giulitto, Sindaco di Bitritto -, che rappresenterà un fiore all’occhiello per il Comune e favorirà l’aggregazione e l’integrazione degli studenti e dell’intera comunità”. Anche secondo la delegata del Comune all’edilizia scolastica, Maria Loconte, “il PNRR restituisce dignità al mondo della scuola, alle famiglie e all’intero paese, permettendo la realizzazione di un progetto sostenibile dal punto di vista ambientale, inclusivo e altamente all’avanguardia”.

Guarda il video della Nuova Scuola di Bitritto (BA):

A Ruvo di Puglia (BA), il Plesso scolastico Giovanni XXIII della Scuola secondaria di I grado “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII” sarà demolito e ricostruito con molti più servizi rispetto a prima. Restano la palestra, l’auditorium e si aggiungeranno, spiega l’architetto Francesco Maisto, un enorme spazio centrale a doppia altezza, nel cuore della scuola, e la mensa scolastica che garantirà la ristorazione agli studenti e, quindi, una didattica prolungata. 

Il nuovo edificio coniugherà le esigenze delle metodologie didattiche con quelle delle nuove tecnologie innovative, con un design e un’organizzazione degli spazi più funzionali, senza trascurare l’adeguamento sismico, impiantistico e la sostenibilità. “Abbiamo puntato molto su quest’ultimo aspetto – dice, infatti Antonio Mazzone, Assessore all’Ambiente e territorio del Comune di Ruvo -. Si avranno ambienti più inclusivi, moderni e innovativi, ma con un grande occhio all’ecosostenibilità. Avremo un impianto fotovoltaico e un impianto di raccolta e riutilizzo delle acque meteoriche in uso alla scuola. Sono tutti aspetti ambientali che per noi rappresentano anche un fattore educativo”. 

L’auspicio del Presidente del consiglio d’Istituto, Nicola Grosso, è che la scuola sia soprattutto tecnologicamente avanzata per favorire l’apprendimento. “La costruzione del nuovo edificio – commenta il Sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco – costituisce la realizzazione di un sogno, che cambierà profondamente la situazione attuale. Avremo un istituto sicuro, tecnologicamente avanzato, con un grande risparmio energetico. Una scuola bella, in cui viverci, esserci, crescere, studiare”. 

Guarda il video della Nuova Scuola di Ruvo di Puglia (BA):

La linea di investimento del PNRR finalizzata alla costruzione di nuove scuole prevede la realizzazione di 212 nuovi plessi scolastici, i cui progetti architettonici sono stati selezionati con un concorso di progettazione. Tutti gli interventi prevedono un’azione di sostituzione edilizia (demolizione di una scuola esistente e ricostruzione) e sono gestiti dagli enti locali proprietari degli edifici, beneficiari dei finanziamenti. I progetti di ogni nuova scuola sono stati selezionati attraverso un concorso di progettazione e rispondono a linee guida che definiscono le caratteristiche strutturali principali che le nuove scuole devono rispettare, in termini di sostenibilità, apertura al territorio, capacità di accogliere una didattica innovativa. Il completamento degli interventi è previsto entro il 2026.  

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