Ieri la riunione del Consiglio Ue per le nomine dei nuovi vertici delle massime cariche delle istituzioni europee. Il premier Conte durante i vari incontri e durante i lavori è sempre stato ancorato al telefono per confrontarsi con i suoi dui vice, Di Maio e Salvini e nel corso della conferenza stampa finale ha detto: “Non è il dream team che avrei scritto su un foglio bianco”.
Sono, tuttavia, le migliori per l’Italia rispetto al pacchetto respinto lunedì. Conte appare soddisfatto per aver ottenuto il prossimo commissario europeo per la concorrenza, commissario che sarà anche uno dei vicepresidenti della commissione.
Conte ha anche precisato che il nominativo sarà designato dalla Lega e concordato con i 5S.
Aver ricevuto la vicepresidenza della Commissione è la dimostrazione che l’Italia ha fatto bene ad opporsi al pacchetto di nomine proposto ad Osaka nel corso del G20, pacchetto proposto da Francia e Germania.
Per quanto riguarda la Bce, Conte, dichiara che il sostegno dato alla nomina di Christine Lagarde, farà ottenere, probabilmente, all’Italia un importante posto nel “board” della Banca Centrale stessa.
Tra i 5 Stelle, scrive il Corriere della Sera, comunque c’è rabbia e quindi è a rischio anche il loro voto nel Parlamento europeo che dovrà approvare le nomine. Più morbida la Lega. Matteo Salvini preferisce sottolineare il risultato sul commissario alla concorrenza, che andrà al suo partito: in pole position Gianmarco Centinaio.
La verità, sulla morbidezza italiana per le nomine, è prevista per oggi. Alle ore 12.00 la commissione europea per decidere sulla procedura d’infrazione per l’Italia. Conte, al riguardo, “Sono assolutamente fiducioso. Confido in una riunione breve e che quindi verso le 14 si possa festeggiare con tutti gli italiani. Ci sarà da brindare”.
La commissione non dovrebbe proporre a Ecofin l’apertura della procedura, attendendo ottobre per un nuovo esame sui conti pubblici alla luce della manovra di bilancio che il governo presenterà per il 2020.
Hanno vinto Francia e Germania
Christine Lagarde è francese e la nuova presidente della commissione, Ursula von der Leyen, tedesca. Conte, afferma che non ha guardato la nazionalità ma i curriculum. Stimo e apprezzo Lagarde “ho parlato con lei molte volte”. Su von der Leyen: “Per prima volta una donna, un fatto storico; con un profilo che attesta equilibrio e sensibilità sociale. Ho avuto con lei un lungo e convincente colloquio telefonico”.
Il punto è che se davvero sono esponenti votati all’austerity, si metterà davvero male per l’Italia che sta cercando, invece, di mettere in atto politiche economiche espansive per favorire la crescita e ridurre il deficit.