Non esistono scorciatoie nel mondo della Cybersecurity

Nel mio ultimo articolo: “Intelligenza Artificiale: opportunità o rischio?“, ho cercato di evidenziare alcuni aspetti di ciò che sta accadendo nel campo della Intelligenza Artificiale nel mondo; questo perchè, come tutte le novità, presenta degli aspetti positivi ma anche degli aspetti potenzialmente pericolosi E QUINDI DA CONOSCERE E TENERE A MENTE PER IL FUTURO! Ora, per lo stesso motivo, intervengo in una discussione portata avanti principalmente dai produttori di software legati alla Intelligenza Artificiale e utilizzati soprattutto per agevolarne la diffusione: l’impiego dell’Intelligenza Artificiale per la Sicurezza Informatica o meglio Cybersecurity.

Ho letto sul sito Tom’s Hardware Italia un articolo dal titolo accattivante “Cybersecurity: pochi talenti, meglio ricorrere alla IA” in cui si sostiene la tesi secondo cui l’Intelligenza Artificiale sarà una scelta “quasi obbligata” per il mondo della Cybersecurity a causa del fatto che gli esperti del settore cybersecurity sono troppo pochi e non sono in grado di coprire le richieste provenienti dalle società.

La scelta di soluzioni basate sulla intelligenza artificiale è presentata come una soluzione a basso costo al problema… NIENTE DI PIU’ SBAGLIATO a mio parere!

È sicuramente vero che gli esperti di Cybersecurity in Italia sono pochi, è altrettanto vero che la richiesta di esperti è superiore all’offerta (almeno così si dice… ma sarei curioso di vedere gli stipendi/compensi dei cosiddetti “esperti” per verificare la verità di questa affermazione), però ci sono alcune cose che non vengono dette ed è su queste che vorrei attirare l’attenzione.

Chi ha una minima idea di come funzioni l’Intelligenza Artificiale (non parlo di chi si è fatto una idea leggendo romanzi o guardando i film di fantascienza) sa bene che un qualunque robot necessita di essere istruito, anche quelli che sono in grado di imparare dai propri errori!) e per essere istruito occorre un esperto di Intelligenza Artificiale.

Per istruire un robot nel campo della Cybersecurity, cosa ci occorre?

Primo punto: non troviamo esperti di Cyber e dunque cerchiamo un esperto di Intelligenza Artificiale su cui spostare il problema?

Secondo punto: gli esperti di Intelligenza Artificiale sono ancor meno (molti meno, oserei dire, soprattutto in Italia) degli esperti di Cyber!

Risultato? Se oggi abbiamo una richiesta di esperti di Cyber molto alta e una offerta bassa, sposando la tesi di Tom’s Hardware Italia, in un prossimo futuro avremo una elevata richiesta di esperti di Cybersecurity e di Intelligenza Artificiale, esperti che, essendo ancor meno numerosi costeranno molto di più e, badate bene, non ne potremo fare a meno. Ricordiamoci che non si crea un esperto di Intelligenza Artificiale in cinque minuti, ne tanto meno ci si improvvisa tale.

Leggendo queste mie parole qualcuno potrebbe essere tentato di chiedersi: e dunque? Cosa proponi? In questo caso propongo di aprire gli occhi e le orecchie!

Tom’s Hardware è una catena di giornali on line che si occupa di tecnologia, è una catena statunitense e, come sappiamo, gli Stati Uniti sono all’avanguardia nello sviluppo della Intelligenza Artificiale e delle tecnologie di sicurezza, quindi è logico che si cerchi di creare nel mondo quella sensazione di non poter fare a meno di una nuova tecnologia. Ed effettivamente non se ne può fare a meno a meno di (perdonate il gioco di parole) staccarsi dal mondo reale.

Ciò che intendo dire è che occorre fare attenzione e non pensare che esistano scorciatoie dove non esistono: se occorrono esperti di Cybersecurity occorre fare in modo che la scuola e le Università preparino (seriamente) i giovani alle nuove esigenze della società.

L’Intelligenza Artificiale è un nuovo mondo in cui occorre entrare con la consapevolezza dei rischi che corriamo e le Università italiane dovranno prendere atto (credo che lo stiano facendo) delle nuove necessità preoccupandosi che vi sia un maggior numero di esperti di Intelligenza Artificiale e tra questi un certo numero di esperti di Cybersecurity perchè questo è l’unico modo serio di procedere, a meno di avere una montagna di soldi e rivolgersi alle grandi società affidandosi completamente ad esse!

di Alessandro Rugolo

fonte Difesa Online

 

Non esistono scorciatoie nel mondo della Cybersecurity