Non solo cubani ma anche gli indiani “combattono” in Ucraina. Attirati in Russia con l’inganno

Un indiano è stato ucciso durante un combattimento in Ucraina. La famiglia ha detto al Times che il loro ragazzo è stato indotto con l’inganno a combattere per la Russia in Ucraina, nonostante la promessa di Mosca a New Delhi di congedare tutti gli indiani reclutati dal Cremlino.

Sarebbe il quinto indiano ad aver perso la vita in Ucraina dall’inizio della guerra nel 2022. Sarebbero decine, invece, gli indiani mandati in prima linea con l’inganno. Sarebbero stati arruolati, con la promessa di un lauto compenso per svolgere lavori logistici e di supporto alle truppe.  

Altri sarebbero stati trattenuti per presunte violazioni riferite ai visti d’ingresso e ricattati con un anno di servizio nell’esercito o, in alternativa, con dieci anni  in carcere. Narendra Modi, il primo ministro indiano, ha sollevato la questione con Putin in un incontro a Mosca il 9 luglio scorso ricevendo la promessa del rimpatrio dei connazionali. Il ministero degli esteri indiano starebbe cercando di riportare a casa circa 50 cittadini che combattono in Ucraina e l’ambasciata russa in India ha detto che Mosca si è impegnata a trovare una soluzione tempestiva.

Un intermediario ha riferito che la famiglia di uno dei questi ragazzi avrebbe pagato ad un agente circa 10.200 dollari per trovargli un lavoro nel settore dei trasporti. Una volta in Russia, tuttavia, è stato minacciato di essere imprigionato se non avesse accettato di combattere. La sua famiglia gli ha parlato l’ultima volta a marzo.

Situazione simile è avvenuta con i giovani cubani, attirati in Russia con campagne pubblicitarie malevole organizzate sui social network o su gruppi di telegram e whatsapp.

Subscribe to our newsletter!

Non solo cubani ma anche gli indiani “combattono” in Ucraina. Attirati in Russia con l’inganno

| EVIDENZA 4, INTELLIGENCE |