Nord Corea: celebra 72° anniversario in tono minore. Hacker avrebbero rubato piani segreti della Corea del Sud e Usa
La Corea del Nord festeggia i 72 anni del Partito dei Lavoratori senza alcun nuovo lancio di missili balistici. Le celebrazioni per il settantaduesimo anniversario della fondazione del partito sono state contenute e ridotte al minimo.
A destare allarme, invece, sono state le parole di un membro del parlamento russo, Anto Morozov, secondo il Nord Corea sarebbe in possesso di missili balistici in grado di raggiungere una distanza di oltre tremila chilometri, e sarebbe in grado di lanciare missili in grado di colpire il territorio statunitense dopo un processo di “modernizzazione”. Morozov, che ha parlato ai microfoni dell’agenzia russa Interfax, dopo aver visitato Pyongyang dal 2 al 6 ottobre scorso.
Anche la Corea del Sud ha mantenuto l’attenzione su un possibile lancio di Pyongyang. Gli ultimi giorni sono stati segnati da voci di fermento in alcune località a Nord del trentottesimo parallelo che lascerebbero intendere la possibilità di un nuovo test da parte di Pyongyang. Le ricorrenze sono sempre date sensibili per Pyongyang, che lo scorso anno ha condotto il suo quinto test nucleare, in occasione dell’anniversario della fondazione del Paese.
Invece di lanciare un razzo, sembra quasi certo che la Corea del Nord sarebbe riuscita ad entrare in possesso dei piani di guerra alla Corea del Nord di Stati Uniti e Corea del Sud.
Gli hacker nordcoreani avrebbero rubato una grande quantità di documenti militari riservati, tra cui un piano sudcoreano e uno statunitense per far cadere la leadership della Corea del Nord: lo riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana “Yonhap”, che cita il rappresentante del Partito democratico Lee Cheol-hee, secondo cui gli hacker hanno rubato le informazioni nel settembre dello scorso anno relative al piano operativo 5015 e 3100. Il piano operativo 5015 riguarda “l’ultimo schema di Seul-Washington per gestire una guerra totale con Pyongyang, che secondo quanto riferito contiene procedure dettagliate per destituire la leadership nordcoreana”, si legge nel rapporto dell’agenzia, secondo cui il piano operativo 3100 è il progetto di Seul per “rispondere alle provocazioni localizzate del Nord”. Il legislatore sudcoreano ha detto che sono stati rubati 235 gigabyte di documenti militari, con il contenuto di quasi l’80 per cento ancora da identificare. “Tra questi anche i piani di emergenza per le forze speciali del Sud, i rapporti dei comandanti principali degli alleati e le informazioni sulle principali strutture militari e sulle centrali elettriche.
Intanto, non si ferma la retorica tra Stati Uniti e Corea del Nord. Il presidente Usa, Donald Trump, sabato scorso, ha ribadito le sue posizioni dure su Twitter, spiegando che “solo una cosa funzionerà” con la Corea del Nord, parole che riconfermerebbero la possibilità del ricorso all’opzione militare nei confronti del regime di Kim. Alle ultime affermazioni di Trump, ha risposto, da Pechino, ieri, il Ministero egli Esteri, attraverso la portavoce Hua Chunying, ribadendo l’invito a moderare i toni: un messaggio analogo è arrivato, nelle stesse ore, anche da Mosca, tramite il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha chiesto di evitare azioni che possano peggiorare la situazione nella penisola.
Nel frattempo la marina militare inglese sta studiando i piani militari per un probabile attacco alla Corea del Nord. La marina britannica sarebbe in grado di utilizzare anche la nuovissima portaerei Queen Elizabeth, oltre ad un numero imprecisato di fregate e caccia torpedinieri.