ICE annuncia la riapertura del desk a Tripoli, l’associazione: “a lavoro per ripetere l’iniziativa a Tripoli e Bengasi, ora bisogna dare concretezza alle parole”. I sindaci: “aziende italiane e tunisine, la Libia è casa vostra”.
(di Vanessa Tomassini) Si è concluso ieri a Tunisi il 1° Forum Economico per la Libia dell’associazione italo-libica di sviluppo commerciale, Italian Libyan Business Development Association (ILBDA). L’evento ha riunito a Tunisi imprenditori, esperti economici, rappresentanti di istituzioni finanziarie da Italia, Libia e Tunisia, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni commerciali tra i tre Paesi, creando nuovi collegamenti tra attori del settore privato alla ricerca di nuovi orizzonti. Parlando a nome dell’associazione, il presidente Sandro Fratini e il vicepresidente Ashraf Tulty hanno ringraziato tutti i partecipanti, sottolineando che “come giovane associazione, non avremmo mai pensato di raggiungere certi numeri a livello di aziende e visitatori”. L’evento ha visto il contributo di 30 tra sponsors ed endorsers, 28 espositori, 150 aziende partecipanti di cui circa 80 nuovi soci, 12 sindaci in presenza e 15 municipalità libiche hanno aderito all’iniziativa.
Durante la conferenza stampa finale, gli organizzatori hanno indicato che “l’evento è stato estremamente positivo per creare contatti e rafforzare le relazioni tra i nostri tre Paesi”, evidenziando che durante la due giorni i partecipanti hanno discusso progetti importanti che vedranno la collaborazione tra settore pubblico e privato. “Le prossime ore e i prossimi giorni saranno cruciali per dare concretezza al forum. Ci sono partnership che stanno nascendo grazie ad ILBDA e questo ci rende molto orgogliosi”. Ha dichiarato Sandro Fratini, presidente dell’associazione.
Il Forum si è aperto lunedì 7 giugno nella splendida cornice dell’Hotel Laico, nella capitale tunisina, con una sessione plenaria e tre panel di dialogo: shared prosperity and commons strategies, opportunities, economic partnerships and foreign investments. L’on. Piero Fassino, presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati e Gennaro Migliore, presidente dell’Assemblea del Mediterrano, si sono collegati in diretta durante i discorsi di apertura salutando una sala che è riuscita ad unire non solo tutta la Libia, ma le due sponde del Mediterraneo. Sono state affrontate anche le grandi sfide globali del nostro secolo come cambiamenti climatici e diritti delle donne, con Michelle Sabban, Presidente Onoraria del programma R20, Regions of Climate Actions.
Il 1° Forum Economico per la Libia, presentato e coordinato dalla giornalista italiana Vanessa Tomassini, è stato anche occasione per le autorità per annunciare eventi importanti. La Dr.ssa Donatella Iaricci, direttrice dell’Agenzia Italiana ICE di Tunisi ha rivelato che nei prossimi giorni riaprirà un desk dell’agenzia presso l’ambasciata d’Italia a Tripoli. Come associazione, il vicepresidente Ashraf Tulty ha già anticipato i prossimi step: ripetere il forum economico in Libia, a Tripoli e a Bengasi, partecipare nell’organizzazione di una due giorni dedicati all’Italia alla Misurata International Fair ad ottobre; rendere operativa già da subito una sede di rappresentanza di ILBDA a Bengasi. L’organizzazione ha fatto sapere che il presidente Sandro Fratini ha già preso accordi con diversi sindaci ed autorità locali delle tre regioni della Libia per organizzare a partire dalle prossime settimane missioni imprenditoriali nelle varie città libiche per dare seguito alle richieste e ai bisogni espressi dai primi cittadini. Otto sindaci libici, Ghadames, Ghat, Souq al-Jumaa, Tawergha, Tripoli, Zawiya e Zliten, hanno partecipato al panel di dialogo dedicato alle opportunità, presentando personalmente la reale situazione nei loro territori. Il sindaco di Ghat, Moussa Al-Senussi, ha annunciato che Ghat è pronta ad ospitare quest’anno il festival internazionale del turismo, una iniziativa che promuove la cultura Tuareg se la pandemia Covid-19 lo consentirà. “Fino al 2011, a Ghat erano presenti tantissime aziende italiane, soprattutto attive nella costruzione e nella realizzazione di infrastrutture. Per questo vediamo gli italiani come parte della nostra famiglia”. Ha dichiarato Al-Senussi, indicando la necessità di collaborare con aziende ed esperti italiani per preservare il patrimonio artistico e culturale delle montagne di Akakus.
Il sindaco di Al-Zawiya, Jamal al-Bahar, ha sottolineato che la sua municipalità sta facendo sforzi enormi per contrastare l’immigrazione illegale e clandestina, invitando la comunità internazionale ad aiutare i libici in uno spirito di coesione e non ad alimentare le divisioni. Il primo cittadino di Tripoli ha parlato dei progressi fatti dalla capitale, in termini di sicurezza e fornitura di servizi, resi possibili grazie agli sforzi della sua comunità. Hisham Bin Yousif, sindaco di Souq al-Jumaa, ha indicato diversi settori di collaborazione tra le aziende libiche e straniere, in termini di formazione e sviluppo, come la pesca. A tal proposito, Tomassini ha anche invitato sul palco l’ex sindaco di Tripoli, Abdlraouf Beitelmal, per fare il punto sul progetto “PATH-DEV – Pilot Action in Fishery Sector for Libya Economic Development”, finanziato nel 2019 dal Ministero dell’Interno italiano e attuato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con la collaborazione di Informest, e finalizzato al rafforzamento dello sviluppo economico locale nel settore della pesca in Libia attraverso l’attuazione di attività di formazione a favore degli esperti tecnici locali e degli attori privati. Un progetto che potrebbe essere preso come modello per altri settori o esteso ad una più vasta territorialità.
“Siamo stati molto contenti che questo forum è servito anche per riunire i libici e contribuire al dialogo nel processo di riconciliazione nazionale già intrapreso, è stato bello avere sul palco insieme autorità e personalità provenienti da tutta la Libia e di diverse componenti sociali, una conferma che la guerra è terminata e che i libici sono uniti e coesi nel raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati”. Ha dichiarato l’associazione nelle dichiarazioni di chiusura dell’evento. “Realizzare questo Forum non è stato facile per tanti motivi, la pandemia coronavirus in primis e le tempistiche relativamente brevi per la realizzazione, inoltre riunire e coordinare 3 Paesi è stata una grande sfida, ciò ci pone l’obiettivo di migliorare e fare meglio negli eventi che ci attendono”. Ha dichiarato il vice presidente Ashraf Tulty. La Banque Tuniso Libyen (BTL) è stato il principale sponsor del Forum, insieme a Seiph, Fiore, la Banque Sahelo Saherienne (BSIC) Ansaldo Energia, Ariston Thermo Group, Colacem, El. Com, Biome Solar Industry, Caprari, Massucco T, Pemabat, T &T metalli e composti, Les Ciments Artificiel Tunisienne, Convivia, Delta Center, Sideralba, Artec, Stivel, La Romana Farine, Workman, Creode, Mosaique, Bot Energy, JDD Tunisie e Confimprese Italia.