Dopo le verdure surgelate, anche l’insalata. Un nuovo richiamo dal commercio per rischio di contaminazione da Listeria è stato infatti pubblicato sul sito del Ministero della Salute: si tratta questa volta di due lotti dell’ “Insalata mista Capricciosa” a marchio FIRST e commercializzata dall’azienda L’Alco Grandi Magazzini spa via Grandi n 20 Brescia ed il richiamo è in via “cautelativa” per la “possibile presenza” del batterio. Per questo, i cittadini sono invitati a non consumare il prodotto e riportarlo al punto vendita.
Il richiamo riguarda l’ “Insalata mista Capricciosa 150g, lotti 15L6M255 e 16L6M255 con scadenza 22 e 23/01/2019 a marchio FIRST, prodotta da Facchini srl nell’azienda di Poncarale alla via Martiri Della Libertà n 23. In via cautelativa, il Ministero salute, raccomanda di non consumare l’insalata con i numeri di lotto segnalati. E’ l’ennesimo richiamo in Italia – dopo le verdure surgelate Freshona, i minestroni Findus e un lotto di mix di verdure surgelate a marchio Pinguin – a causa del focolaio europeo di listeriosi che dal 2015 ha causato 47 casi, di cui 9 fatali. In Italia, tuttavia, non c’è ad oggi una situazione di allarme poichè, come già assicurato dal ministro della Salute Giulia Grillo, nel nostro Paese ci sono “pochissime” partite di verdure surgelate a rischio.
Ora, però, il pericolo di contaminazione si estende anche a prodotti non surgelati: per questo, chiede Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” , contro il pericolo listeria “occorre introdurre subito l’obbligo dell’etichetta d’origine, per tutelare i consumatori in una situazione che vede oggi due prodotti su tre venduti in Italia provenienti dall’estero, ma anche togliere il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione pubblica delle aziende che importano prodotti per consentire interventi rapidi e mirati. La listeriosi, spiega sul suo sito l’Istituto superiore di sanità, è un’infezione causata dal batterio Listeria monocytogenes, generalmente dovuta all’ingestione di cibo contaminato, e può assumere diverse forme cliniche, dalla gastroenterite acuta febbrile alla forma invasiva.
Le donne in gravidanza di solito manifestano una sindrome simil-influenzale e le infezioni contratte in gravidanza possono comportare serie conseguenze sul feto. In adulti immuno-compromessi e anziani, la listeriosi può causare meningiti, encefaliti, gravi setticemie. Queste manifestazioni cliniche sono trattabili con antibiotici, ma la prognosi nei casi più gravi è spesso infausta. L’incubazione media è di 3 settimane, ma può prolungarsi fino a 70 giorni.