La polizia olandese ha arrestato, Tanis Gokmen, il cittadino turco sospettato di essere l’autore della sparatoria avvenuta oggi a Utrecht, nei Paesi Bassi, costata tre morti e almeno cinque feriti. Lo riferisce la polizia olandese in una nota sul suo profilo Twitter. Al momento non è ancora chiaro il movente del gesto e se si tratti di un attacco terroristico. Secondo l’agenzia di stampa turca “Anadolu”, l’uomo avrebbe agito per “motivi familiari”. Tuttavia, in base a quanto riferito dai media olandesi, l’uomo aveva combattuto in passato in Cecenia ed era già stato arrestato alcuni anni fa per presunti legami con l’Is e poi rilasciato. L’ultimo rapporto con le autorità giudiziarie olandesi risale allo scorso 4 marzo quando Gokmen Tains era stato convocato dalla autorità giudiziarie per un caso di stupro, per il quale non sarebbe seguita alcuna incriminazione. La sparatoria di Utrecht segue il massacro avvenuto venerdì scorso, 15 marzo, in due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda, dove il suprematista bianco Brenton Tarrant, australiano di 28 anni, ha ucciso a colpi d’arma da fuoco almeno 50 persone, ferendone altri 30.
Sui canali Telegram affiliati allo Stato islamico era stato lanciato un appello a “versare il sangue dei crociati” in risposta agli attacchi in Nuova Zelanda.
Ieri, 17 marzo, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha fatto trasmettere durante un evento della sua campagna elettorale parte del video girato da Tarrant durante l’attentato. Erdogan ha poi detto: “Tutti i leader mondiali, tutte le organizzazioni, a cominciare dalle Nazioni Unite, lo considerano un attacco contro l’Islam e contro i musulmani, ma non loro che è un terrorista cristiano”.