GSK: da Parma a tutto il mondo i farmaci anti AIDS

(di Nicola Simonetti) La GlaxoSmithKline (Gsk), multinazionale inglese,  ha investito 30 milioni di euro negli impianti di San Paolo di Torrile a Parma realizzando un moderno impianto di 1.500 metri quadrati destinandolo alla produzione per la produzione di un nuovo farmaco anti-Hiv (il virus responsabile dell’aids), di ViiV Healthcare, (società a maggioranza GlaxoSmithKline, con partecipazione di  Pfizer Inc. e Shionogi Limited).

Questo farmaco innova nella terapia aids in quando si dimostra efficace nei pazienti ai malati cui la terapia attualmente disponibile risulta inefficace rendendoli “orfani di cure”.

Si tratta, in effetti di una nuova classe di farmaci antiretrovirali che impediscono al virus di “attaccarsi” e penetrare nella cellula umana ed ivi riprodursi (replicazione) e inondare l’organismo.

Lo stabilimento, costruito in tempo record di poco più di un anno, sfida ogni prudenza tanta è la “certezza” acquisita della sua efficacia ed innocuità poiché la sperimentazione clinica è ancora in corso pur se in fase quasi terminale. Ma le evidenze fornite finora non lasciano dubbi in proposito.

“Il nuovo impianto – assicura il direttore del nuovo stabilimento Maria Chiara Amadei inizierà la produzione da subito. I primi lotti saranno presto pronti per corredare  la domanda di registrazione in USA ed Europa nel 2019/2020… Oggi diamo un segnale importante di consolidamento della nostra presenza in questo territorio nel lungo periodo attraverso una forte innovazione. Anche se qui produciamo per tutto il mondo farmaci innovativi con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, realizzare una struttura ad hoc per produrre un farmaco anti-Hiv e stata una sfida che siamo riusciti a vincere grazie all’impegno dei nostri collaboratori e alle competenze tecniche del territorio»

Con oltre 640 collaboratori che lavorano nelle diverse aree, nel 2017, Parma ha prodotto 110 milioni di unita, destinate a 120 mercati in tutto il mondo. Con gli altri due siti produttivi di Verona e di Rosia (Siena) si raggiungono 215 milioni di unita prodotte, e l’export generato si aggira intorno ai 550 milioni di euro.

“Con questo investimento – dice Luis Arosemena, presidente e ad. di Gsk – proseguiamo una tradizione di ricerca e produzione industriale che ci vede impegnati in Italia dal 1904 e oggi con un Centro ricerche, tre stabilimenti che producono farmaci e vaccini esportati in tutto il mondo e oltre 4mila dipendenti”.

GSK: da Parma a tutto il mondo i farmaci anti AIDS

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