Secondo quanto scritto nel rapporto “Pensions at a Glance 2017”, pubblicato oggi dall’OCSE, un giovane di 20 anni che inizi a lavorare oggi, potrà andare in pensione solo a 71,2 anni.
L’OCSE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) è la più grande organizzazione di sicurezza regionale al mondo e conta 57 stati di Europa, Asia Centrale e Nord America.
Sempre secondo il rapporto tra i paesi partecipanti all’OCSE, solo in Danimarca c’è una aspettativa di età di pensionamento futura più elevata. Paradossalmente l’Italia risulta essere uno dei Paesi che spende di più su questa voce: ben il 16,3 per cento del Pil, sulla base dei dati 2013, peggio ha fatto solo la Grecia con il 17,4 per cento.
L’OCSE rileva come si verificherà un aumento dell’età di pensionamento in metà dei Paesi membri, con sistemi che la agganciano all’aspettativa di vita in 6 casi tra cui l’Italia (oltre a Danimarca, Finlandia, Olanda, Portogallo e Repubblica Slovacca) e ha provveduto a stilare una graduatoria sulla futura età di pensionamento nella prospettiva di un 20enne che abbia iniziato a lavorare nel 2016.
“Tre Paesi hanno future età di pensionamento che superano i 68 anni: Danimarca, Italia e Olanda”, si legge. Il livello più alto in assoluto è rappresentato dai 74 anni della Danimarca, seguita dai 71,2 anni dell’Italia e dai 71 anni dell’Olanda. In più, in Italia, rileva ancora l’OCSE, coloro che entrano oggi nel mercato del lavoro avranno la possibilità di optare per una flessibilità in uscita unicamente dopo i 67 anni.