Mattina di terrore nel parcheggio di un elegante condominio in via Cassia 654, dove un’infermiera e suo marito sono stati vittime di una brutale aggressione. Rafael Paulino Malvin, 35 anni, di origine domenicana, è stato condannato a tre anni di reclusione per lesioni, violenza sessuale, rapina e violazione di domicilio.
L’episodio si è verificato il 9 marzo scorso, all’alba. L’infermiera, di 48 anni, stava andando verso la sua auto quando ha notato uno sconosciuto aggirarsi nel parcheggio condominiale. Insospettita, gli ha chiesto cosa facesse lì. Malvin, sostenendo di abitare nel palazzo, ha cercato di convincerla, ma la donna ha intuito l’inganno. Senza preavviso, l’uomo l’ha aggredita fisicamente, colpendola e molestandola, per poi sottrarle un orologio Rolex, un bracciale e il portafoglio.
Sentendo le urla, il marito della donna, 52 anni, è accorso per soccorrerla. La vittima, sperando di trovare rifugio, gli è corsa incontro, ma l’aggressore si è scagliato anche contro di lui, ingaggiando una violenta colluttazione. Nonostante il tentativo di fuga, Malvin è stato arrestato poco dopo dalla polizia, con la refurtiva ancora in tasca.
Ieri, al termine del processo con rito abbreviato, Malvin è stato condannato a tre anni di carcere. Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di quattro anni, ma al 35enne è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e volere, circostanza che ha portato a una riduzione della condanna.
Dopo la lettura della sentenza, l’imputato ha perso il controllo, inveendo contro i presenti. Solo grazie all’intervento del suo avvocato, Giorgio Amato, si è riusciti a placarlo. Malvin è stato poi scortato fuori dall’aula dagli agenti della polizia penitenziaria.
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