Nella mattina di oggi, giovedì 24 maggio, un velivolo da trasporto C-27J della 46^ Brigata Aerea di Pisa con a bordo un team di bio-contenimento dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare è atterrato a Catania per il trasferimento di un paziente affetto da tubercolosi Multi Farmaco Resistente (MDR) dal Reparto di malattie infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania a Pratica di Mare (RM), da dove proseguirà per il ricovero presso l’Istituto di Ricerca e Cura per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma che costituisce la struttura ospedaliera nazionale di riferimento per tutto il centro Italia.
Il C-27J, certificato per imbarcare speciali barelle isolate, è decollato da pochi minuti dall’Aeroporto Fontanarossa di Catania con a bordo il paziente assistito dal personale sanitario specializzato dell’Aeronautica Militare. Il tragitto per la struttura ospedaliera della Capitale sarà effettuato a bordo di una speciale ambulanza certificata della Croce Rossa Italiana.
La speciale barella utilizzata, denominata ATI (Aircraft Transit Isolators), ha consentito di trasferire il paziente dall’ambulanza al velivolo e viceversa in condizioni di massima sicurezza, permettendo agli operatori sanitari di continuare a monitorare e trattare il malato anche durante il trasporto. Tale attrezzatura è necessaria per pazienti colpiti da patologie infettive altamente contagiose quali febbri emorragiche (Ebola, Marburg, ecc.), vaiolo, peste o, come accaduto oggi, la tubercolosi multi-farmaco resistente.
L’Aeroporto Fontanarossa di Catania è stato recentemente certificato come aeroporto sanitario internazionale in aggiunta a quello di Fiumicino e Milano Malpensa.
L’Aeronautica Militare ha sviluppato dal 2005 la capacità di evacuazione aero-medica, acquisendo sistemi isolatori ATI (Aircraft Transit Isolators). La lungimiranza di dotarsi di una capacità operativa costituita di materiali e apparecchiature con caratteristiche specifiche tecnologicamente avanzate si è dimostrata risolutoria in numerose occasioni, lo dimostrano la dozzina di missioni operative di trasporto di pazienti altamente contagiosi già effettuate.
Il successo delle operazioni condotte in questi dieci anni, unita alla quasi totale esclusività della dotazione italiana nel panorama internazionale, ha reso l’Aeronautica Militare leader nel settore del trasporto aereo in alto bio-contenimento.
Numerose sono infatti le organizzazioni civili e militari, nazionali ed internazionali, che hanno richiesto alla Forza Armata specifiche attività formative sulla gestione ed il trasporto dei pazienti altamente infettivi: personale delle altre Forze Armate, della Croce Rossa Italiana, delle Aziende Regionali di Emergenza Sanitaria/ARES, medici e operatori sanitari del Servizio Sanitario Nazionale che vengono chiamati ad effettuare i trasporti a breve raggio dei pazienti ad alto rischio infettivo fino al personale di forze armate straniere tra cui, ad esempio, la Royal Netherlands Air Force, per acquisire le competenze e le capacità necessarie per gestire situazioni di trasporto in alto bio-contenimento.
Il trasporto aereo in bio-contenimento è una capacità militare, disponibile ad uso e finalità civili (dual use). Essa è stata, infatti, sviluppata in coordinamento con i Ministeri della Salute, degli Interni e degli Affari Esteri, nonché con la Protezione Civile, responsabili del trasporto di terra del paziente e della gestione delle operazioni di emergenza sanitaria in ambito nazionale. Il Servizio Sanitario del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare coopera in stretta sinergia con gli ospedali di riferimento sul territorio nazionale, ad elevata competenza specialistica: l’Istituto di Ricerca e Cura per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma e l’Ospedale “Luigi Sacco” di Milano”.