Si è tenuto ieri, a Roma, al Ministero della Cultura, un incontro per fare il punto sul progetto della Cittadella della Giustizia di Perugia che prevede un rilevante intervento di rifunzionalizzazione del compendio immobiliare dell’ex carcere maschile, previsto all’interno di un più ampio programma del Ministero della Giustizia affidato all’Agenzia del Demanio.
Erano presenti, tra gli altri, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il Capo di Gabinetto del MiC, Francesco Gilioli; il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca; il Capo Segreteria del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, Giuseppina Rubinetti; il Capo Dipartimento Organizzazione Giudiziaria, Gaetano Campo; l’architetto Mario Botta e il Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme.
Il recupero della struttura, che interessa anche l’ex carcere femminile e il Padiglione Paradiso, costituirà un’occasione di rigenerazione urbana dell’intero quadrante sud del centro di Perugia, grazie alla sequenza di spazi rimasti inaccessibili da decenni che verranno aperti alla cittadinanza.
Durante l’incontro, il MiC ha accolto favorevolmente le proposte di progetto illustrate dall’architetto Botta condividendone le linee d’intervento e la riflessione architettonica sul complesso presentato dal progettista.
“Il progetto della Cittadella della Giustizia di Perugia rappresenta un esempio virtuoso di rigenerazione urbana e di recupero funzionale di immobili statali. L’idea di trasformare l’ex carcere di Perugia in un polo giudiziario moderno e funzionale è di grande valore. Il progetto dell’architetto Botta si inserisce perfettamente nel contesto urbano e valorizza il patrimonio storico e architettonico esistente, creando anche un nuovo spazio pubblico fruibile per i cittadini”, ha affermato il Ministro Sangiuliano.
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