Ventottomila obiettivi sensibili in Italia, l’allerta terrorismo rimane altissima, questo è il messaggio del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al question time di ieri alla Camera sulle iniziative messe in campo per contrastare il rischio di attentati e infiltrazioni terroristiche di matrice islamica nel nostro Paese. Il contesto internazionale, che il ministro ha definito difficile, è tale da “richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida, non sempre definibile“.
Un problema che investe tutta l’Europa al punto che martedì, a margine del Consiglio Affari Interni a Bruxelles, il commissario europeo agli Affari Interni, Ylva Johansson, ha chiarito: “Con le feste natalizie alle porte, c’è un enorme rischio di attacchi terroristici nell’Ue, come abbiamo visto recentemente purtroppo a Parigi e anche prima”. E il governo italiano, come ha riferito il ministro dell’Interno, ha immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale: “Nella seduta per l’ordine e la sicurezza pubblica del 10 ottobre scorso sono state approfondite le possibili minacce e gli strumenti di prevenzione e contrasto. E in ulteriori riunioni è stata fatta una ricognizione di tutti gli obiettivi sensibili in Italia”.
Nel frattempo, le forze dell’ordine sono al lavoro per tentare di individuare possibili soggetti a rischio. Da gennaio 2023, ha rivelato il ministro sono state arrestate 14 persone che si erano radicalizzate e che in alcuni casi avevano significativi contatti con organizzazioni terroristiche riferibili soprattutto all’autoproclamato Stato islamico. Le attività di contrasto al terrorismo, però, in molti casi non hanno portato solo ad arresti. Sempre nel 2023 sono stati eseguiti 67 provvedimenti finalizzati all’allontanamento di soggetti pericolosi dal territorio nazionale, 17 dei quali dall’ottobre scorso, data dell’attacco terroristico compiuto da Hamas in Israele. E proprio la guerra in corso in Medio Oriente è il fattore determinate che ha innalzato il livello di allerta.
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