Il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa sta coordinando le fasi dell’operazione Aquila Omina, per riportare il personale italiano e i collaboratori afghani in Italia (ad oggi ne sono stati trasportati oltre 2000). In tutto sono 8 gli aerei dell’Aeronautica Militare impegnati in questa difficile missione che dal 15 agosto scorso hanno costituito l’ossatura del ponte aereo tra i più difficili della storia moderna.
Uno dei piloti del KC-767 della nostra Aeronautica ha dichiarato ad askanews: “Siamo sul KC-767 Alfa del quattordicesimo Stormo dell’Aeronautica Militare. Abbiamo a bordo 100 passeggeri di origine afgana, giunti in Kuwait attraverso il ponte aereo da Kabul, grazie ai velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, successivamente imbarcati appunto sul 767 con destinazione Roma Fiumicino dove stimiamo di atterrare fra circa tre ore. A bordo del velivolo sono presenti molte famiglie, molte donne, molti bambini: sicuramente abbiamo intravisto nei loro occhi la disperazione di lasciare le proprie case, il loro paese. Ma sicuramente comprendono l’opportunità’ che gli viene fornita dall’Italia di trovare un futuro migliore e di trovare appunto attraverso questo trasporto, un nuovo indizio. Negli occhi dei bambini abbiamo visto sicuramente le difficolta’ maggiori: ci sono risultati più’ spaesati. Nel nostro piccolo abbiamo cercato fornendo a bordo dei piccoli dolci e dei giochi, di alleviare le loro sofferenze e abbiamo anche riconosciuto sicuramente una loro felicita’ nel ricevere questi piccoli gesti”.
Pericolo Isis e al Qaeda all’aeroporto di Kabul
Armi Usa in mano ai talebani. I talebani potrebbero essersi impossessati non solo di armi leggere americane, come fucili d’assalto e mitragliatori, e di veicoli corazzati Humvee, come mostrano diverse immagini, ma anche di diversi elicotteri Black Hawk e di una ventina di aerei da combattimento A-29 Tucano, oltre ad altre armi pesanti e milioni di munizioni. E’ la preoccupazione del Pentagono e della sicurezza nazionale Usa, secondo quanto riporta la Cnn che cita fonti della difesa. In queste ore si sta facendo il punto sugli equipaggiamenti militari persi.
Pericolo Isis e al Qaeda. Ieri il Pentagono aveva ribadito che in Afghanistan resta una presenza sia di al Qaida che dell’Isis. A detta delle fonti di intelligence americane, l’Isis potrebbe inviare le proprie cellule per compiere stragi destinate a trasformare la vittoria talebana in un suo trionfo propagandistico. Gli elementi moderati talebani, interessati a dimostrare la loro capacità di controllo sul Paese, ne uscirebbero a loro volta indeboliti a favore delle fazioni più oltranziste. L’avvicinarsi del ventesimo anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001 rappresenta inoltre un forte incentivo per Al Qaeda a colpire per rivendicare la continuità del movimento e la sua capacità di resistenza.
Gli appelli del Dipartimento Usa. “I cittadini americani sono invitati a non recarsi all’aeroporto, restare lontani dagli accessi al terminal, e attendere le nostre istruzioni sulle modalità del loro trasporto“.
I social afghani e l’emittente Tolo Tv riportano che diversi cittadini occidentali, oltre a centinaia di alti dignitari afghani muniti di lasciapassare, si sono raccolti nell’hotel Serena nel centro città e tra le mura di una base militare appena abbandonata nel tentativo di formare convogli e, in coordinazione con i soldati Usa all’aeroporto, raggiungere le piste.