Centinaia di droni iraniani verranno ceduti a Mosca in cambio di velivoli caccia russi Su-35.
(di Massimiliano D’Elia) E’ sempre più evidente la cooperazione militare tra Russia ed Iran. Dopo il lancio del satellite iraniano tramite un razzo russo, l’Iran ha iniziato ad addestrare piloti russi all’uso dei suoi droni che verranno poi ceduti all’esercito per essere utilizzati in Ucraina. Parliamo di droni altamente letali già utilizzati con successo da Teheran in Siria, Yemen ed Arabia Saudita. Gli Stati Uniti e Israele hanno, da sempre accusato l’Iran di aver utilizzato i suoi droni durante gli attacchi sferrati contro l’industria petrolifera dell’Arabia Saudita, le forze americane in Siria e le navi nel Golfo Persico.
Secondo l’intelligence Usa gli iraniani hanno iniziato l’addestramento ai colleghi russi già da diverse settimane per finalizzare successivamente i termini di un accordo che prevede l’invio di centinaia di droni iraniani a Mosca. Un’altra notizia circola tra le segrete stanze dell’intelligence occidentale: ci sarebbe un’ipotesi di scambio che prevede la cessione di diversi caccia russi Su-35 a favore degli iraniani come contropartita agli oltre cento droni oggetto dell’accordo.
Di fronte alla notizia di intelligence americana “desecretata” lo scorso luglio, Russia ed Iran non hanno commentato respingendo al mittente le accuse. Il ministero degli Esteri iraniano ha negato che il Paese sia coinvolto nella fornitura di droni alla Russia. Gli Stati Uniti, come prova, hanno rilasciato immagini che immortalano funzionari russi in visita ad una base militare iraniana dove vengono custoditi i droni facenti parte dell’accordo. L’Iran avrebbe mostrato alla delegazione russa due diversi tipi di droni che potrebbero essere utilizzati in Ucraina: lo Shahed-129, un drone in stile Predator che può volare per più di 1.000 miglia, armato con missili, e lo Shahed-191, un drone in grado di trasportare missili per circa 300 miglia.
Entrambi i droni fornirebbero a Mosca una nuova e preziosa potenza di fuoco da utilizzare contro l’Ucraina che, come noto, ha utilizzato droni turchi contro le forze russe riscuotendo un enorme vantaggio tattico.
Gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare e stanno inviando all’Ucraina oltre 500 piccoli droni kamikaze. La Turchia, invece, ha già fornito all’Ucraina 50 droni avanzati che i militari hanno utilizzato per distruggere convogli e navi da guerra russi. Il drone turco Bayraktar è stato così efficace che gli ucraini hanno scritto una canzone popolare per celebrarlo. I media turchi hanno riferito, questa settimana, che Baykar, la società turca che produce il Bayraktar, sta costruendo una fabbrica di droni in Ucraina.