La Polizia di Stato di Cuneo ha arrestato tre persone portando a termine un’attività d’indagine volta a contrastare, per la prima volta nella zona del saluzzese, il fenomeno del “caporalato”.
Le indagini condotte dalla Digos hanno avuto inizio la scorsa stagione estiva, quando venivano avviati mirati servizi sul territorio, dove ogni anno arrivano da tutta Italia numerosi lavoratori stranieri stagionali impiegati nella raccolta della frutta, ospitati perlopiù nell’ ex caserma “FILIPPI” di Saluzzo (CN), struttura progettata e gestita da quell’amministrazione comunale.
Durante l’attività investigativa, attraverso servizi di appostamento, pedinamento e di natura tecnica venivano raccolti numerosi indizi a carico di un cittadino del Burkina Faso, il quale esercitava, nei confronti dei braccianti un’opera di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, approfittando del loro stato di bisogno.
Il soggetto teneva numerosi e costanti contatti con due ditte della provincia operanti nei settori agricoli e avicoli, dove egli stesso risultava impiegato, reclutando uomini per la manodopera e organizzando il loro lavoro e assumendo decisioni relative alla loro gestione. I lavoratori erano sottoposti a minacce e a reiterate violazioni della normativa relativa alle condizioni di sicurezza ed igiene sul luogo di lavoro, all’orario di impiego, ai periodi di riposo, alla pausa settimanale nonché assoggettati alla corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme ai contratti collettivi nazionali comunque sproporzionate rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato.