Consuntivo attività Polizia Ferroviaria 2019: 1.174 arrestati e 9.558 indagati oltre 1.600.000 identificati
Nel corso del 2019 la Polizia Ferroviaria ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario. Durante l’arco dell’anno sono state impiegate oltre 192.000 pattuglie in stazione e quasi 49.000 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 105.946 convogli ferroviari (con una media di circa 290 treni al giorno). Sono stati inoltre predisposti 13.706 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui convogli.
Grazie a tale dispositivo la Specialità ha tratto in arresto 1.174 persone, di cui 301 ricercati per esecuzioni misure cautelari ed indagate 9.588 in stato di libertà e, procedendo complessivamente a 1.663.692 controlli, circa il 26 % in più rispetto al 2018. Durante l’anno sono state incentivate le attività di prevenzione con un aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio per un totale di 1.491 operazioni.
Sono continuati i servizi congiunti di vigilanza e scorta anche sui treni viaggiatori transfrontalieri con il concorso delle polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina. Le attività congiunte, oltre a quelle ordinarie in ambito nazionale, svolte sia in stazione che a bordo treno, hanno permesso di rintracciare complessivamente 2.480 stranieri in posizione irregolare e di scortare 1.620 treni sulla tratta Trento – Brennero.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 2.038 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 7.928 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 2.464 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Tale articolato dispositivo ha consentito il recupero di oltre 35 t del cosiddetto “oro rosso” di provenienza illecita, l’arresto di 15 persone e la sottoposizione ad indagini preliminari di 86 soggetti. Il fenomeno in ambito ferroviario è risultato ulteriormente ridimensionato con un calo di furti del -23 % ed un incremento del rame recuperato del 51% rispetto allo scorso anno.
Nel corso del 2019 il personale della Specialità ha rintracciato 869 persone scomparse, di cui 784 minori.
In diminuzione del 3% le aggressioni denunciate dal personale ferroviario rispetto al 2018, così come sono diminuiti i furti del 13%.
Sequestrati 291 armi tra quelle da fuoco, da taglio e improprie, 11 kg di cocaina con un aumento dal 2018 pari al 471% , 10 kg di eroina pari ad un aumento dell’80% e quasi 100 kg di hahish pari ad un aumento dell’90% .
In calo il numero di incidenti in ambito ferroviario nella loro totalità ed in calo anche la mortalità connessa (-26 %). Continua ad essere sensibile il dato che riguarda i comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori come ad es. l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungo linea. Ciò conferma l’importanza dell’attività di prevenzione e formazione, che la Polizia Ferroviaria persegue con forza attraverso diverse campagne di educazione alla legalità ed alla sicurezza, avviate già da diversi anni, che hanno lo scopo di sviluppare in particolare nei ragazzi la cultura della sicurezza in ambito ferroviario, attraverso la conoscenza e l’applicazione delle regole di un corretto comportamento, al fine di contribuire alla riduzione degli eventi incidentali che vedono coinvolti, spesso, proprio i giovani.
La Polizia Ferroviaria continua la propria attività con il progetto di educazione alla legalità in ambito ferroviario, chiamato “Train…to be cool”, in collaborazione con il MIUR, destinato alle scuole primaria e secondaria, con lo scopo di sensibilizzare i giovani al rispetto delle regole affinché adottino comportamenti responsabili in ambito ferroviario, così da scongiurare incidenti causati spesso da disattenzioni od imprudenze.
La campagna educativa, che ha ricevuto la validazione scientifica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza, è iniziata nel 2014 ed ha coinvolto, dalla sua nascita fino al mese di dicembre 2019, decine di migliaia tra studenti raggiunti direttamente presso i propri istituti scolastici nel corso di migliaia di incontri (scuole elementari, medie e superiori) in tutto il territorio nazionale.
Le statistiche relative all’incidentalità ferroviaria rivelano, infatti, che spesso sono proprio i più giovani a rimanere vittima dei propri comportamenti scorretti od imprudenti, mossi spesso dall’inconsapevolezza dei pericoli presenti nello scenario ferroviario.
Gli operatori della Specialità abilitati, formati mediante la frequenza di specifici corsi tenuti da psicologi della Direzione di Sanità del Dipartimento della P.S. e da docenti della facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza, sono attualmente 250 ed operano nelle scuole avvalendosi di materiale didattico, anche multimediale.
Gli incontri sono stati organizzati, in particolare, negli istituti situati nei pressi delle linee ferroviarie o in quelli frequentati da studenti pendolari che utilizzano regolarmente il mezzo ferroviario per recarsi a lezione.
Il progetto “Train…to be cool”, oltre alle scuole, è stato proposto nel tempo anche in altri contesti: nel corso di gite scolastiche in treno, in occasione di particolari eventi (Salone del libro a Torino, Venice Marathon a Venezia, Fiera Internazionale del fumetto Comicon a Napoli, Festa della legalità a Palermo, Parco della Legalità a Roma, ecc.) .
Altra forma di collaborazione che questa Specialità ha avviato è con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) ed alcune federazioni sportive (Federazione Italiana Rugby e Federazione Italiana Pallavolo), per insegnare, attraverso il gioco con campioni delle due diverse discipline, alcune semplici cautele da adottare quando si viaggia in treno.
Nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizia, infine, la Polizia Ferroviaria ha proseguito la propria attività nell’ambito dell’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti RAILPOL, istituito per rispondere al crescente bisogno di collaborazione internazionale, scambio di informazioni e migliori prassi tra le Forze di Polizia, responsabili della sicurezza in questo settore della mobilità. L’Associazione ha visto nel 2019 l’ingresso anche della Slovenia e della Grecia, che ha portato il numero di membri attivi a 19. In tale contesto, nel corso del 2019 l’Italia ha mantenuto la presidenza del Gruppo di lavoro Strategic Analysis, rivolto all’analisi strategica dell’andamento dei principali fenomeni delittuosi in ambito ferroviario in Europa allo scopo di delineare linee operative comuni di prevenzione e contrasto tra i vari Paesi membri.