Il Premio Nobel 2017 per la Letteratura va a Kazuo Ishiguro giapponese di nascita ma britannico di adozione. Lo scrittore nasce l’8 novembre 1954 nella tristemente nota Nagasaki che solo nove anni prima, per gli effetti della bomba atomica, aveva conosciuto la devastazione totale.
Nel 1959 la famiglia si trasferì, per un soggiorno che sarebbe dovuto essere nelle loro intenzioni temporaneo, in Inghilterra, dove lo scrittore vive ormai da poco meno di 60 anni.
Laureatosi nel 1978 in letteratura e filosofia, attualmente vive a Londra con la moglie scozzese, Lorna MacDougall, assistente sociale, e la loro figlia Naomi. Lo scrittore, è tornato nel suo paese d’origine solo da adulto. La sua attenzione ai particolari e alle atmosfere, sempre descritte con infinita cura, ricorda i grandi romanzieri nipponici classici. Ishiguro, benché si sia trasferito da bambino in Inghilterra, conserva l’eleganza della cultura nipponica.
Discutendo del suo retaggio giapponese e la rispettiva influenza sulla propria formazione, l’autore afferma: “Non sono completamente come gli inglesi perché sono stato cresciuto da genitori giapponesi in un ambiente domestico di lingua giapponese. I miei genitori non si resero conto che saremmo rimasti in questa nazione per così tanto tempo, e si sentirono responsabili di tenermi in contatto con i valori giapponesi. Ho quindi radici distinte. Penso differentemente, la mia prospettiva è sottilmente differente”. Quando gli viene chiesto in quale misura si identifichi giapponese o inglese, lo scrittore insiste: “La gente non è per due terzi una cosa e per il resto qualcos’altro. Temperamento, personalità, o modo di vedere non si dividono affatto così. I pezzi non si separano chiaramente. Finisci per essere una stramba miscela omogenea. Questo diventerà più comune nella seconda parte del secolo – persone con ascendenze culturali miste, e un miscuglio di sfondi razziali. Così va il mondo.”
Nel 1986 ha vinto il premio Withbread per il suo secondo romanzo: “Un artista del mondo fluttuante”. Nel 1989 ha avuto un nuovo prestigioso riconoscimento, il Booker Prize, per il suo romanzo “Quel che resta del giorno” dal quale è stato tratto l’omonimo film di James Ivory con Anthony Hopkins e Emma Thompson. Nel 2005 vince il Premio Alex con “Non Lasciarmi” (Never Let Me Go). Anche questo romanzo è diventato un film omonimo (2010), con la regia di Mark Romanek con Carey Mulligan, Andrew Garfield e Keira Knightley.
Nel 2017 succede dunque al “discusso” Bod Dylan, vincendo il Premio Nobel per la letteratura grazie alla scrittura di “romanzi di grande forza emotiva nei quali ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”.
GB
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