Analisi dal punto di vista strategico militare
(di Pasquale Preziosa) La tecnologia ha avuto sempre grande influenza non solo sul potere economico delle Nazioni ma anche sulle strategie militari agendo da catalizzatore nelle relazioni internazionali.
Nel passato, la tecnologia nucleare applicata agli armamenti ha caratterizzato il periodo della Guerra Fredda. Dopo la Caduta del muro di Berlino l’alta tecnologia legata al sistema antimissile USA unita alla capacità di precisione delle armi convenzionali rappresentarono il Tipping Point per gli equilibri di forza tra le grandi potenze mondiali riducendo, di fatto, le capacità di deterrenza nucleare degli avversari.
Lo sviluppo negli ultimi anni della nuova tecnologia ipersonica, capace di eludere le capacità antimissili USA (non vi è alcun sistema antimissile capace di intercettare un missile ipersonico), sta accelerando i tempi del cambiamento geostrategico mondiale a favore delle grandi potenze che hanno già sviluppato e maturato la nuova tecnologia e che vorrebbero affermare un nuovo ordine mondiale.
Tutti i siti militari fissi e mobili, su terra e in mare, dotati di sistemi di difesa importanti e ritenuti efficaci fino all’avvento della nuova tecnologia sono oggi da ritenere vulnerabili alle armi ipersoniche.
I nuovi missili ipersonici russi sono stati già impiegati nella conflittualità russo ucraina con risultati non completamente noti. Le capacità di difesa dalle armi ipersoniche non sono state ancora sviluppate e ciò conferisce primazia solo ai Paesi in possesso di tali armamenti.
L’ipersonico nell’atmosfera conferisce agli Stati sia potere deterrente sia potere coercitivo.
Con l’uso dei mezzi e armamenti ipersonici è possibile percorrere spazi enormi in tempi ridottissimi (Mach 10=12.250 Km/h, Roma- Mosca in circa 11’), tali velocità nell’atmosfera erano inimmaginabili prima d’ora per assenza di materiali specifici resistenti alle alte temperature e motori aeronautici (air breathing) capaci di generare spinta oltre mach 5.
La “Dominance” della tecnologia nel campo dell’ipersonico è stata dichiarata dai russi e dai cinesi, mentre gli USA sono ora nella fase di recupero del divario tecnologico.
La Russia iniziò a condurre ricerche sulla tecnologia ipersonica sin dagli anni ’80 e accelerò i suoi sforzi di ricerca in concomitanza con gli schieramenti delle capacità di difesa antimissile da parte degli USA sia sul proprio territorio sia in Europa.
Il Presidente Putin al riguardo affermò: ”la costante crescita del numero dei missili antibalistici (USA)…comporterà la completa svalutazione del potenziale nucleare della Russia. Ciò significa che tutti i nostri missili potrebbero essere semplicemente intercettati…La Russia cerca armi ipersoniche che possano manovrare mentre si avvicinano ai loro obiettivi, come mezzo per penetrare gli Stati Uniti e le sue difese missilistiche per il ripristino della stabilità strategica”.
La Cina ha seguito la Russia nel percorso verso l’ipersonico per contrastare specifiche minacce alla sua sicurezza derivanti dallo schieramento delle difese antimissile statunitensi che avrebbero ridotto (decapitating) le sue capacità di ritorsione nucleare contro gli USA.
La Cina ha anche dimostrato interesse verso la capacità ipersonica russa e i due paesi hanno condotto test di volo sulla capacità HGV (Hypersonic-Glide Vehicle) a distanza di pochi giorni gli uni dagli altri.
Il che farebbe presupporre che la Cina vorrebbe considerare la capacità ipersonica dei due Paesi come una capacità regionale.
Nel 2021 sono stati eseguiti dalla Cina test di volo delle HGV con il vettore Long March utilizzando una nuova tecnica di rilascio delle HGV (FOBS-Fractional Orbital Bombardment System) che rimangono in orbita fino al punto di deorbitazione in corrispondenza del target assegnato.
Gli USA hanno investito molto, solo recentemente nel settore ipersonico.
Il Dipartimento della Difesa USA ha anche investito nella ricerca di nuove capacità per il contrasto dell’ipersonico (counter-hypersonic weapon capabilities).
Il progetto Mayhem statunitense sta mettendo a punto il velivolo sostituto dell’SR-71 con possibilità di volo in atmosfera fino a Mach-10.
I Paesi europei non hanno investito a sufficienza nella ricerca tecnologica ipersonica e risultano non presenti in questo cambiamento storico: rischiano di “uscire dalla Storia”.
Solo la Francia ha collaborato con la Russia per lo sviluppo della capacità ipersonica con il programma V-max senza risultati annunciati.
La Germania ha sperimentato un HGV SHEFEX II nel 2012 senza risultati annunciati.
L’ipersonico ha rivitalizzato la corsa agli armamenti legati al nucleare, prima rallentati dal sistema antimissile USA divenuto ora insufficiente per il contrasto.
Non solo, le elevate velocità in gioco hanno reso insufficienti tutta una serie di strutture tra le quali: i sistemi attuali di Comando e Controllo basati sul ciclo OODA (Osservare, Orientare, Decidere, Agire) e i sistemi di sorveglianza tradizionali basati sulla tecnologia di quarta generazione.
Per contro, hanno valorizzato l’osservazione-ricognizione militare legata al campo satellitare in orbita LEO e l’impiego di tutta l’altezza dell’atmosfera fino alla linea di Kármán.
Le velocità associate all’ipersonico caratterizzeranno ora lo sviluppo di nuovi sistemi d’arma per il contrasto della nuova minaccia, i ridotti tempi prevedibili di reazione molto probabilmente richiederanno l’impiego esteso di Artificial Intelligence (AI), Machine Learning (ML) e Cloud.
L’Ipersonico quindi sta coinvolgendo in pieno i due nuovi domini militari ovvero lo Spazio e Cyber spazio con aumento dei livelli di complessità che presuppongono più tolleranza per l’assunzione dei rischi.
Sulla combinazione Cyber war, Space war e Capacità Ipersoniche si baserà sia la nuova deterrenza strategica sia i prossimi livelli di conflittualità in contesti simmetrici dove risulteranno prevalenti i paesi dotati di una resiliente capacità di osservazione satellitare in orbita LEO e che sappiano elaborare i migliori algoritmi nel campo cyber per sfruttare al meglio le capacità ipersoniche.
L’Ipersonico costituisce un grande Game-Changer nel nuovo mondo disordinario i cui effetti si manifesteranno presto nei tre domini militari tradizionali con cambiamenti importanti di pianificazioni militari, dottrine e tattiche per gli USA, la Cina e la Russia.
L’Europa purtroppo rimane ancora ai margini della nuova competizione con il suo Mercato Unico europeo insufficiente a reggere il confronto internazionale e rischia di non essere annoverata tra i protagonisti del cambiamento.
La tecnologia ipersonica accentuerà la tendenza già in atto di “contrapposizione fra vecchio Mondo Occidentale e il Nuovo Mondo Orientale”.
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