(di Nicola Simonetti) Una persona di 50 anni, sana e senza comorbidità (altre malattie) ha presentato, a fine di settembre (27). una forma influenzale grave.
L’ondata influenzale quest’anno si profila aggressiva e le complicanze minacciano anche le persone sane.
La Società Italiana di terapia Antinfettiva ribadisce l’importanza della vaccinazione antinfluenzale universale.
Gli infettivologi denunciano la precocità della malattia ma anche le caratteristiche del paziente: una persona di 50 anni perfettamente sana e senza alcun tipo di comorbidità, che non rientra quindi tra le categorie ritenute a rischio. A causa delle complicanze batteriche e fungine il paziente, che oggi è in via di guarigione, è stato intubato e ha dovuto affrontare una degenza che si è protratta per oltre 20 giorni.
“Se questi sono i segnali, con una prima diagnosi già alla fine di settembre, e se si ripeterà lo scenario che ha interessato l’Australia e altre parti del mondo, andremo incontro a una stagione influenzale particolarmente aggressiva, con circolazione di virus influenzali molto diversi: H3N2, come nel caso in questione, H1N1,virus B. Questo caso – dice Matteo Bassetti, ordinario di Malattie infettive (SITA), università Genova e presidente Società italiana terapia antinfettiva – suggerisce che la forma influenzale di quest’anno, anche se non dovesse avere numeri straordinari come quelli dell’inverno2017-18, potrà colpire anche le persone sane e rafforzare il messaggio che la vaccinazione antinfluenzale deve essere universale perché non esiste categoria di soggetti risparmiata dalle potenziali complicanze dell’influenza”.
La vaccinazione antinfluenzale, offerta gratuitamente alle categorie a rischio e, per tutti gli altri, con un costo di soli 15 euro, oltre a proteggere dalle complicanze dell’influenza, comporta un risparmio economico per il Servizio sanitario in termini di ricoveri e riduce il ricorso ad antibiotici.