Isernia, la città fantasma

(di Aida Romagnuolo) Lo spopolamento è ormai palpabile a Isernia e in tutta la provincia, un Centro Storico ormai nell’agonia più totale, attività commerciali che chiudono, un deserto a vista d’occhio, resistono solo poche attività artigianali, con la loro storia e la loro tradizione, a questi andrebbe riconosciuta una “medaglia d’oro” al loro coraggio. E convinzione della Lega il problema non sarà mai risolto finché non si interviene con una giusta ed efficace programmazione regionale che dia slancio e sviluppo al territorio, cosa che non è stata fatta e che solo, con la Lega al Governo regionale e con una politica non clientelare ma con una politica a 360° che guardi il fabbisogno del cittadino, potrà dare quel giusto slancio ad una economia ormai dormiente. La Lega ritiene che stiamo vivendo un dramma, che investe centinaia e centinaia di famiglie di Isernia, ormai il nucleo industriale di Isernia – Venafro è un ricordo delle molteplici attività aziendali che davano lavoro e benessere al popolo isernino, assistiamo a cattedrali nel deserto che non producono più nulla, stessa crisi nel nucleo industriale di Pettoranello, con la chiusura dell’Ittierre.
Lo spopolamento è palpabile in tutta la provincia di Isernia, i giovani e i meno giovani, sono stati costretti ad emigrare in altre realtà territoriali per mettere a frutto la loro professionalità acquisita con anni ed anni di studio e purtroppo, assieme a loro emigrano anche i propri genitori. Quelli che restano si dimenano in una ricerca spasmodica di un posto di lavoro che non c’è, questi giovani sono anche fortunati, rispetto ai loro coetanei che si danno alle sostanze stupefacenti, rendendosi schiavi di una sostanza che li trascina, assieme alle proprie famiglie nella più totale disperazione, con tutti i problemi sociali che ne conseguono e nulla si fa per questi ragazzi. C’è la necessità di invertire la rotta e cominciare ad investire con un giusta programmazione , che possa dare speranza a un popolo che merita molto di più di quello che oggi subisce, per una politica cieca e individualista. Con la Lega al Governo regionale e con un Presidente come il Dott. Toma, esperto di fondi strutturali e di Programma Quadro 2014-2020 dell’Unione Europea, si attiverà perché si investi e si creino quelle giuste condizioni economiche per il rilancio di una realtà territoriale ricca di storia.

Isernia, la città fantasma

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