Kakhaber Kemoklidze abbandona i negoziati a Ergneti a causa mancanza risposte chiare su salma Tatunashvili

 Le autorità della Georgia non hanno ricevuto una risposta chiara durante l’incontro del Meccanismo per la prevenzione degli incidenti a Ergneti sulla restituzione della salma di Archil Tatunashvili.

Lo ha dichiarato il vicedirettore del dipartimento per l’analisi delle informazioni del Servizio di sicurezza statale georgiano, Kakhaber Kemoklidze, aggiungendo di avere abbandonato la riunione in segno di protesta. “È stata una riunione molto complessa. Ovviamente, le due questioni principali durante la riunione sono legate al caso di Tatunashvili: quando la famiglia potrà avere la salma e quando i due cittadini della Georgia saranno in grado di lasciare il villaggio di Akhalgori. Dopo discussioni durate due ore e mezza non abbiamo ricevuto una risposta chiara a qualsiasi domanda”, ha detto Kemoklidze, citato dall’agenzia di stampa “Interpress News”.

Secondo il rappresentante del Servizio di sicurezza per questo motivo si è deciso di sospendere temporaneamente l’incontro. “Parteciperemo nuovamente agli incontri quando tutte le altre questioni importanti quando il corpo di Tatunashvili sarà restituito alla sua famiglia”, ha detto Kemoklidze.

Il 22 febbraio Archil Tatunashvili, Levan Qutashvili e Ioseb Pavliashvili sono stati arrestati ad Akhalgori, nella regione di Tskhinvali (nota anche come Ossezia del Sud), dalle forze che occupano questa parte del territorio ufficialmente georgiano. Il 24 febbraio è stata riferita la morte di Tatunashvili. Secondo i media osseti, il cittadino georgiano di 34 anni non sarebbe deceduto in carcere ma in un ospedale, a causa di un attacco cardiaco.

I servizi di sicurezza delle autorità non riconosciute dell’Ossezia del Sud hanno riferito che Tatunashvili era stato arrestato in quanto informatore dei servizi sicurezza georgiani e coinvolto nelle ostilità nella regione nel 2008; stava quindi preparando nuovi atti eversivi alla vigilia delle elezioni presidenziali russe, previste il 18 marzo prossimo. L’uomo, una volta arrestato, avrebbe opposto resistenza e sarebbe stato portato in ospedale, dove sarebbe morto. Questa versione diverge da quella delle autorità di Tbilisi, secondo cui l’uomo sarebbe stato picchiato e poi deceduto prima del ricovero nella struttura sanitaria. Il corpo di Tatunashvili si troverebbe ora a Tskhinvali. (Nova)

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