Nana Akufo-Addo, il presidente del Ghana incontra Claudio Descalzi, l’AD di Eni

Il Presidente della Repubblica del Ghana Nana Addo Dankwa Akufo-Addo e l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi si sono incontrati oggi ad Accra per analizzare le iniziative di Eni, che nel paese affianca attività operative a programmi di accesso all’energia, supporto socio-economico, tutela della salute e sviluppo delle fonti rinnovabili.

Nel maggio di quest’anno Eni ha avviato la produzione dell’Integrated Oil&Gas Development Project, nel blocco Offshore Cape Three Points (OCTP), nella Western Region, con time-to-market record di soli 29 mesi, in anticipo di 3 mesi rispetto al piano di sviluppo. Il ramp-up accelerato ha consentito di aumentare la produzione prevista nel 2017 da 2,8 a 5,2 milioni di barili, ed entro la fine del 2017 la produzione raggiungerà il picco di 45.000 barili di olio al giorno.

L’Integrated Oil&Gas Development Project è l’unico progetto di sviluppo di gas non associato in acque profonde interamente dedicato al mercato domestico nell’Africa Sub-Sahariana, e garantirà al Ghana 15 anni di forniture affidabili di gas ad un prezzo competitivo, dando un contributo sostanziale all’accesso all’energia e allo sviluppo economico del paese. I lavori di costruzione dei gasdotti e dello stabilimento di trattamento e compressione del gas sono al 63% e lo start-up della produzione è prevista nel 2018. Il gas prodotto da OCTP permetterà al Paese di generare un minimo di 900 MW incrementabili in futuro fino ad un massimo di 1500 MW.

Il progetto di sviluppo di OCTP è un esempio concreto dell’approccio dual flag di Eni: il 48% dei contratti è stato assegnato ad aziende locali, circa 2300 ghanesi sono attualmente impiegati nei diversi progetti e attività operative, e ogni anno $1,3 milioni sono destinati a borse di studio e training.

Eni sta inoltre portando avanti una serie di progetti volti a migliorare le condizioni di vita e mitigare l’impatto sui gruppi più vulnerabili nella Western Region, per un investimento di circa $10 milioni. Tra le iniziative in corso, definite insieme alle comunità locali, aiuti diretti, training e progetti specifici su agricoltura, allevamento e pesca e in particolare lo sviluppo della produzione dell’olio di cocco, la gestione dell’acqua potabile e dei rifiuti, lo sviluppo del mercato di Sanzule, l’upgrade delle scuole locali e la formazione professionale.

In ambito sanitario, Eni Foundation ha investito oltre $8 milioni per l’ampliamento dell’accesso ai servizi di salute materna e infantile nella Western Region, a beneficio di circa 380.000 donne e bambini.

In linea con l’obiettivo del Ghana di raggiungere il 10% di energia da fonti rinnovabili al 2020, e nell’ottica di integrare il business tradizionale con la generazione di energia da fonti rinnovabili, Eni è impegnata nella progettazione di una centrale fotovoltaica da 20 MW nella zona di Tamale, nel nord del Paese. È inoltre in corso di valutazione la fattibilità di una centrale fotovoltaica galleggiante nel bacino del lago Volta.

Eni è presente in Ghana dal 2009 tramite la controllata Eni Ghana, e con l’avvio della produzione dell’OCTP Integrated Oil&Gas Development Project (Eni 44,44%, Vitol 35,56%, GNPC 20%) diviene uno dei principali operatori nel Paese.

Foto: twitter

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