Nordcorea: Giappone e Corea del Sud chiedono con forza sanzioni pesantissime

Nel corso di una conversazione telefonica avuta questa mattina, il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, hanno discusso delle azioni da intraprendere dopo il test rivendicato con successo dalla Corea del Nord di una bomba all’idrogeno che sarebbe in grado di essere montata su un missile balistico intercontinentale.

Il presidente Sud-coreano ha sottolineato l’importanza di portare le pressioni e le sanzioni “al massimo livello, in modo da costringere la Corea del Nord a tornare al tavolo dei negoziati”. Secondo quanto riportato dal portavoce, Park Su-hyhun, i leader di Giappone e Corea del Sud, si impegneranno a “cooperare strettamente tra di loro e con gli Stati Uniti” per “fortissime sanzioni e pressioni” contro Pyongyang,

Ieri, Abe aveva parlato al telefono con il presidente Usa, Donald Trump, a poche ore dal precedente colloquio telefonico. Abe aveva chiesto “pressioni più forti” nei confronti di Pyongyang e ha ribadito che “Giappone e Stati Uniti sono insieme al 100%”. Abe ha poi reso noto di avere parlato anche con il presidente russo, Vladimir Putin, sulla questione nord-coreana. Intensa attività di contatti anche da parte della Corea del Sud. Nella giornata di ieri, la ministro degli Esteri sud-coreana, Kang kyun-wha, aveva parlato al telefono anche con il segretario di Stato Usa, Rex Tilllerson, la responsabile per le Politiche Estere e di Sicurezza dell’Unione Europea, Federica Mogherini, il ministro degli Esteri di Tokyo, Taro Kono, e il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, per il coordinamento dopo l’ultimo test nucleare nord-coreano.

Foto: japantimes.co.jp

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