Termometro politico italiano

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ha già individuato il nome del futuro premier. “Ma ho un impegno preciso con la persona di non fare apertamente il suo nome perchè ancora deve regolare tanti rapporti con il suo attuale entourage. Aspetto che venga da lui una telefonata per dire: ‘ok si può, dice il leader di Fi a TeleRama. Ma la telefonata verrà da Bruxelles? “Magari”, risponde il leader di Forza Italia.

Salvini

“E’ segreto, e così segreto che non lo so. Ha detto che ha un nome a sorpresa: chiedetelo a lui. Chi ama la sorpresa, all’interno del centrodestra che vince, può scegliere Forza Italia. A me piacciono le sorprese, gli ovetti Kinder, piace quello che porta Babbo Natale, quello che c’è nell’uovo di Pasqua ma il presidente del Consiglio preferirei avesse un nome e un cognome, e non fosse a sorpresa”. Così  Matteo Salvini ha confermato di non essere a conoscenza del nome del candidato premier del centrodestra che Silvio Berlusconi ha riferito di aver condiviso con lui. “Non ho la più pallida idea di cosa abbia in testa Berlusconi”, ha risposto il segretario leghista a ‘Repubblica tv’. Ci sarà confronto con Berlusconi? “Magari mi chiama più tardi e mi svela la sorpresa”, ha concluso Salvini. Salvini respinge qualsiasi ipotesi di partecipazione a un governo di larghe intese e dice “no” alla soluzione dell’esecutivo di unità nazionale: “ci sono commenti irrispettosi per gli italiani su questo tema. Loro hanno le idee chiare, il centrodestra sarà forza di governo”. Quella che disegna Salvini e’ una Lega dal respiro nazionale e non più nordista, più europeista di qualche mese fa e decisa a puntare su tre temi, innanzitutto: pensioni, immigrazione e flat tax. E se la Lega andrà al governo il primo intervento sarà sulla legge Fornero, “l’emergenza è tornare a far circolare il lavoro”, spiega Salvini, secondo il quale alcuni aspetti del jobs act vanno cambiati e, sopratutto, serve intervenire sui voucher, la cui “eliminazione ha aumentato il lavoro nero”. Di alleanze e responsabili Salvini non vuol sentirne parlare. “La gente non mi chiede le alchimie della legge elettorale, ma meno tasse e fuori i clandestini”, sottolinea il leader leghista che ribadisce come sui flussi “bisogna chiudere i rubinetti”. Mentre su flat tax e abolizione della Fornero assicura: “le coperture ci sono.”Temo che i vertici di Confindustria rappresentino sempre più se stessi e sempre meno il mondo dell’industria”. Sull’eventualità di una propaganda social della Russia a favore di Lega e M5S e sui rapporti con Mosca, al centro anche dell’attenzione del Pd, Salvini, pur annunciando che una volta al governo eliminerà le sanzioni contro Putin, è netto: “Questa storia mi fa sorridere. Ci sarà anche l’invasione degli alieni ma bisogna dimostrarlo e gli italiani votano con la loro testa. Comunque, non ho mai preso una lira nè da Putin nè da Trump”.

Meloni

La scelta che Fratelli d’Italia ha fatto è soprattutto una scelta di parlare dei problemi concreti delle persone. Oggi siano qui in Sicilia e in Sicilia parliamo di Sud, di lavoro, di tutela del ‘made in Sud’, del nostro prodotto di qualità, di tutela delle aziende, di infrastrutture, di come non far scappare i giovani.

Noi vogliamo parlare di temi concreti”. Lo ha detto il presidente di FdI Giorgia Meloni parlando con i giornalisti a Catania a margine di una manifestazione elettorale. “Speriamo di poter convincere i tanti indecisi a votare perché poi non ha molto senso giocare per togliersi i voti tra un partito e l’altro della coalizione quando fuori c’è un mondo di persone che non vogliono andare a votare”. ”Speriamo anche di poterlo fare con la forza di un’esperienza che qui in Sicilia è l’esperienza di Nello Musumeci”. “I candidati di ‘Diventerà bellisssima’ – ha concluso Meloni – sono oggi nelle liste di Fratelli d’Italia, continua un lavoro importante che abbiamo fatto insieme che in Sicilia ci ha portato a vincere. Speriamo che possa essere di buon auspicio anche per un modello nazionale.

Fitto

“Non ci sarà Salvini premier”. Lo ha sostenuto il capo politico nazionale di Noi con l’Italia-Udc, Raffaele Fitto, parlando con i giornalisti in occasione dell’inaugurazione del comitato elettorale a Bari. “Penso che il centrodestra vincerà le elezioni e che non ha bisogno di scivolare a destra”. “Credo senza ombra di dubbio nel contributo che daremo: sarà decisivo per vincere le elezioni e per far sì che sia condiviso non solo il programma di governo, ma anche la scelta del candidato premier, che sarà frutto di sintesi della coalizione.I voti li conteremo alla fine della campagna elettorale, adesso si parla di sondaggi nei quali e con i quali ognuno esprime valutazioni e proiezioni”.

Romano Prodi

Romano Prodi si prende il palcoscenico del teatro ‘Il Celebrazioni’ e avanza il suo endorsement per ‘Insieme’, la lista di chiara matrice ulivista guidata da Giulio Santagata già ministro nel suo secondo Esecutivo, Riccardo Nencini e Angelo Bonelli. Insieme punta a superare la soglia dell’1% e a Paolo Gentiloni fa più che comodo.”Oggi ha scandito Prodi ho rotto un lungo silenzio, perchè mi sentivo in dovere di sottolineare l’importanza della scelta e il dovere di sostenere la coalizione di centrosinistra, in particolare gli amici di ‘Insieme’ perchè portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell’Ulivo e che io profondamente condivido: minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa”. Spunti che risalgono all’idea primigenia di Arturo Parisi, l’altro padre nobile dell’Ulivo, e che cuciono anche la riflessione di Gentiloni salito in Emilia a rilanciare, insieme al Professore, l’intuizione del politico sardo. “Noi siamo nati come Ulivo sotto leadership di Romano Prodi, per andare al Governo ha sottolineato Gentiloni: quella resta la nostra ispirazione, il nostro impegno, anche dopo vent’anni. Intanto, in attesa dell’ultimo scorcio di competizione elettorale prima del giudizio delle urne, i vertici di ‘Insieme’ incassano con soddisfazione il sostegno della coppia di presidenti che ringraziano.

Renzi – Campania

“La Terra dei fuochi deve tornare a essere presidio di bellezza. Ci abbiamo messo i fondi. Si sta lavorando. E’ necessario che l’Anac segua i processi affinchè non ci sia chi continua a mangiare”. Matteo Renzi non cita mai l’inchiesta della Procura di Napoli e di Fanpage.it sulle infiltrazioni della camorra nell’affare rifiuti, ma a Giugliano, al termine di un appuntamento nel suo tour elettorale campano, ricorda: “Sono già stato qui. Sono andato a vedere le ecoballe, un tema molto sentito sul quale era giusto dare un segnale forte”. “Mi sono fermato a casa di Raffaele Cantone che è per noi punto di riferimento, poi ho visto l’area delle ecoballe. E’ partita di lì la mia esperienza di segretario, di lì è nata la legge contro gli ecoreati, che oggi sono puniti severamente”.

Di Maio  – Campania 

Voglio farvi vedere il volto degli assassini politici della mia gente. Quando saremo al Governo inaspriremo la legge Severino che è  troppo timida per i criminali politici”. Così Luigi Di Maio a Genova indicando De Luca jr sullo schermo durante un incontro elettorale dov’è stato mandato in onda la prima parte della video-inchiesta di Fanpage.it. “L’inquinamento nella terra dei fuochi esiste per colpa dei politici del Pd e di FI che fanno affari con la criminalità organizzata.

M5S – Campania

Lunedì mattina i consiglieri regionali troveranno nella loro casella di posta elettronica una mozione di sfiducia nei confronti del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, proposta dal Movimento 5 Stelle. Un atto dal quale oggi non si può assolutamente prescindere, alla luce del gravissimo scenario che sta emergendo dall’ultima inchiesta della magistratura. Uno scenario che annovera politici, imprenditori ed esponenti di clan della camorra, pronti a fare affari ancora una volta inquinando e assassinando le nostre terre. Dopo tutti i proclami recitati a memoria dal governatore e dal segretario del suo partito sul ripulire la Campania dalle ecoballe, ci tocca subire le immagini del piccolo De Luca, assessore a Salerno, che si autoproclama responsabile regionale per i rifiuti e tratta in prima persona un appalto con un finto imprenditore, mentre il consulente di fiducia definisce la percentuale dei guadagni per il suo assistito. Con quale titolo De Luca jr si permette di trattare per conto della Regione Campania? E perché chi la governa affida a uno dei suoi figli la gestione di un’operazione così importante, sulla quale Renzi ci sta facendo da anni la sua campagna elettorale? E com’è possibile che la società per le bonifiche ambientali della Regione Campania, la Sma Campania, a quanto emerge dai video di Fanpage fosse alla mercé degli uomini di Luciano Passariello, candidato di FdI ed esponente di centrodestra in Consiglio regionale, e di camorristi senza scrupoli, pronti ad avvelenare le nostre terre con fanghi e rifiuti pericolosi?”. Così il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e la consigliera e referente politica campana Valeria Ciarambino. “A prescindere dalle eventuali responsabilità penali, sottolineano Saiello e Ciarambino, è palese l’incapacità, da parte di chi amministra questa Regione, di arginare comportamenti che puntualmente finiscono sotto la lente della magistratura. O forse dovremmo parlare di malafede di chi consente che si continuino a fare affari avvelenando le nostre terre. Elementi fin troppo evidenti, al cospetto dei quali i consiglieri regionali non possono esimersi dal firmare la nostra mozione. In caso contrario, sarà difficile non pensare a una totale connivenza in aula tra due coalizioni che dimostrerebbero ancora una volta di condividere fin troppi interessi.

M5S – Le Iene

Bonifici parziali” rispetto a quanto dichiarato. E’ questa, secondo Le Iene, la diversa tecnica che avrebbero utilizzato i tre nuovi parlamentari M5s identificato nella loro inchiesta per ridurre l’ammontare dei versamenti volontari al fondo per le Pmi del Mef. “Nei loro casi non si parla di bonifici pubblicati e mai arrivati a destinazione, ma di bonifici arrivati nel fondo del microcredito solo parzialmente, cioè per cifre minori di quelle presenti nel documento pubblicato dai due onorevoli” scrivono Le Iene sul loro blog dove domandano: “Siamo passati dal bonifico eseguito e poi revocato al bonifico direttamente taroccato?

 Lorenzin

 “La nostra proposta e’ di incrementare il Fondo sanitario nazionale di 5 miliardi in 5 anni, cioè di un miliardo in più l’anno”. Lo ha detto il ministro della Salute e leader di Civica Popolare, Beatrice Lorenzin, in occasione oggi a Roma di un convegno della Federazione nazionale ostetriche sulla legge che riforma gli ordini professionali. “Queste risorse aggiuntive e ci permetterebbero di mettere totalmente in sicurezza il sistema sanitario sia dal punto di vista del personale sia da quello dell’accesso alle terapie”. Secondo il ministro, quindi, oggi esistono “tre Italie per quanto riguarda la qualità del sistema sanitario” e nell’Italia del sud la sanità “ancora non funziona per un problema politico”.

 

 

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