🎥 Conferenza stampa congiunta Trump – Macron a tutto campo: tensioni nello studio ovale

   

Prima le scintille nello Studio Ovale, poi in conferenza stampa e’ arrivata l’apertura di Macron mentre Trump minacciava Teheran. Le divergenze restano, “non e’ un mistero”, ha confermato Macron, ma vogliamo lavorare a una nuova intesa in un’ottica di lungo periodo. Trump ha ribadito quello che dice da mesi, l’intesa con l’Iran e’ “un disastro”, ha “fondamenta marce”, “e’ un cattivo accordo con una cattiva struttura e sta cadendo”. Una presa di posizione netta alla quale sono seguiti avvertimenti dai toni duri: “Se Teheran riattivera’ il suo programma nucleare avra’ grandi problemi”, “se ci minaccia in un qualunque modo, paghera’ un prezzo che pochi Paesi hanno mai pagato”. Macron ha tentato di arginarlo, evidenziando che l’intesa e’ “importante e parte di una piu’ ampia questione di sicurezza nella regione”. Una posizione sul quale e’ tornato piu’ tardi, quando ha aperto a un “nuovo accordo”, mettendo pero’ una serie di paletti. L’inquilino dell’Eliseo ha riconosciuto che quello attuale e’ “insufficiente, ma – ha aggiunto – ci ha permesso di avere almeno fino al 2025 un qualche controllo sulle attivita’ nucleari” iraniane. “Percio’ vogliamo da adesso in poi lavorare su una nuova intesa con l’Iran”. “Non dovremmo rompere l’accordo e restare senza niente ma ne dobbiamo costruire uno nuovo, piu’ ampio e che risponda alle preoccupazioni comuni”, ha sostenuto Macron. Dall’Iran gia’ in mattinata il presidente Hassan Rohani aveva avvertito gli Stati Uniti che “se non rispetteranno i loro impegni, il governo iraniano reagira’ con fermezza”, minacciando “gravi conseguenze”. E dopo le parole di Trump, il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif ha sottolineato che Teheran “molto probabilmente” si sfilera’ dall’accordo sul nucleare qualora Washington lo dovesse annullare, mentre l’ambasciatore iraniano a Ginevra ha ribadito che “l’intesa non si tocca”. Trump ha accolto il presidente francese in pompa magna, riservandogli la prima visita di Stato dopo ben 14 mesi di presidenza. E il clima confidenziale tra i due leader si e’ visto anche davanti alle telecamere: Trump, sottolineando la “relazione davvero speciale” ha scherzato simulando il gesto di togliere la forfora dalla giacca di Macron. Trump ha puntato ancora il dito contro gli iraniani anche parlando della Siria: il presidente americano ha ribadito l’intenzione di ritirarsi, e anche presto, ma questo si scontra con l’espansionismo di Teheran. “Vorrei tanto uscirne e riportare a casa i nostri incredibili soldati”, ma con Macron “abbiamo discusso e non vogliamo dare all’Iran uno sbocco sul Mediterraneo”, ha detto. Quanto alla Nord Corea, l’inquilino della Casa Bianca e’ apparso fermo: nessuna concessione a Pyongyang, ha detto assicurando che non commettera’ gli errori delle passate amministrazioni. “Voglio che la Corea del Nord si liberi delle armi nucleari”, ha avvertito, confermando che l’incontro con il dittatore nordcoreano Kim Jong-un “ci sara’ molto presto”.

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