Turchia: 2 razzi sparati dall’enclave curdo-siriana provocano un morto e 13 feriti

Secondo quanto riportato dal governatore turco, Mehmet Tekin Arslan, due razzi sparati dall’enclave curdo-siriana di Afrin e, caduti sulla città di frontiera di Kilis, hanno colpito una moschea, provocando almeno una vittima e 13 feriti, alcuni dei quali sarebbero in pericolo di vita.

I media turchi attribuiscono il lancio ai combattenti curdi delle Ypg, accusate, dalla Turchia, di essere la branca siriana del Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan che, sin dal 1984, porta avanti una sanguinosa guerriglia sul territorio turco. Ma le Ypg appoggiano, sul territorio siriano la lotta della coalizione internazionale guidata dagli Usa contro lo Stato islamico.

L’attacco, verificatosi a circa 6 km dalla frontiera turco-siriana, è avvenuto al quinto giorno dell’offensiva turca contro l’enclave di Afrin, nel nord della Siria, contro una milizia curda.

Dall’inizio dell’operazione “Ramoscello d’ulivo”, afferma il governatore, oltre 20 razzi sono stati sparati contro le province frontaliere di Kilis e Hatay.

Il presidente Turco Recep Tayyip Erdogan rivolge dure critiche sia nei confronti degli Usa che della Germania, accusando l’amministrazione dell’ex presidente Obama di esser venuta meno alle promesse in Siria, in particolare per quanto riguarda la città di Manbij. “Obama ci ha tradito, aveva detto che l’operazione su Manbij aveva l’obiettivo di liberare la città dai terroristi, ma così non è stato, gli Usa non hanno mantenuto le promesse. Abbiamo fatto la nostra parte, ma la stessa cosa non si può dire degli americani che avevano garantito che i curdi sarebbero rimasti a est dell’Eufrate, e Manbij sarebbe rimasta agli arabi, che da sempre ci vivono” – ha insistito Erdogan.

La Germania, viene accusata da Erdogan di essere troppo permissiva nei confronti di presunti sostenitori di gruppi terroristici curdi- “La polizia tedesca ha permesso che sostenitori dei terroristi attaccassero dei passeggeri turchi con dei bastoni. Dove è lo Stato? Chi garantisce la sicurezza dei passeggeri?”, ha affermato Erdogan e, di essere responsabile che alcuni cittadini turchi subissero degli attacchi da parte di curdi pro Pkk, che Ankara ritirene affiliata al Pyd-Ypg.

 

 

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