di Redazione
Nessuna nuova mobilitazione, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto riguardante l’assegnazione della cittadinanza a stranieri che stipulano un contratto per servire nelle Forze Armate. Le elezioni di marzo prossimo non concedono a Putin altra scelta. Questa misura si aggiunge alla precedente grazia concessa ai detenuti inviati al fronte, evidenziando l’impegno nel colmare la carenza di reclute. La stessa problematica si presenta anche per Kyiv, dove si sta affrontando la sfida di inviare personale militare al fronte.
Nel frattempo, la Casa Bianca ha confermato le voci del Wall Street Journal, affermando che Mosca sta pianificando l’acquisto di missili balistici a corto raggio dall’Iran. Tale mossa potrebbe potenziare la capacità russa di colpire le infrastrutture dell’Ucraina e contemporaneamente limitare l’efficacia della sua difesa aerea tramite i sistemi di missili Patriot.
L’intelligence di Kyiv ha reso noto di un attacco informatico russo alla principale compagnia telefonica ucraina, la Kyivstar. Questo attacco distruttivo, in corso almeno dal maggio dell’anno precedente, doveva fungere da grande avvertimento per l’Occidente e ha causato interruzioni nei servizi forniti dal più grande operatore ucraino, coinvolgendo circa 24 milioni di utenti per diversi giorni. L’infiltrazione ha coinvolto migliaia di server e PC virtuali, causando la completa distruzione del nucleo operativo dell’operatore di telecomunicazioni, sebbene non abbia avuto un impatto significativo sui sistemi di comunicazione militare che spesso si servono della rete di Misk Startlink.
A livello diplomatico, le dichiarazioni del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, hanno destato molto interesse: ha dichiarato che l’Ucraina è disposta a collaborare con Donald Trump, qualora dovesse diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti, cercando così di placare le preoccupazioni interne ed esterne. Nel frattempo, il pacchetto di aiuti per il 2024 rimane bloccato al Congresso degli Stati Uniti. Kuleba ha anche sottolineato il ruolo del presidente Trump nella fornitura di armamenti all’Ucraina, specificamente i missili Javelin. Infine, il presidente Volodymyr Zelensky ha espresso gratitudine all’Italia durante una telefonata con il premier Giorgia Meloni.
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