Rimane alta la tensione tra Russia e Stati Uniti. Infatti, secondo quanto riportato dalle più importanti agenzie internazionali, il presidente russo Vladimir Putin, nel corso della X Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, ha puntato il dito contro gli Stati Uniti. Secondo il presidente russo, oltre a dichiarare che l’amministrazione americana impedisce la fine della guerra, ha affermato che “L’avventurismo americano in relazione a Taiwan non consiste solo nel viaggio di un singolo irresponsabile politico, ma questo fa parte di una strategia americana mirata e consapevole per destabilizzare e creare il caos nella regione e nel mondo, una sfacciata dimostrazione di mancanza di rispetto per la sovranità degli altri Paesi e per i suoi obblighi internazionali” e ha aggiunto “Consideriamo questa una provocazione attentamente pianificata”.
Sembra invece reggere l’accordo siglato per la partenza dei prodotti alimentari stoccati nei porti ucraini. È partita oggi, infatti, la prima nave umanitaria noleggiata dalle Nazioni Unite per trasportare cereali ucraini dal porto di Pivdenny, nel sud dell’Ucraina, con un carico di circa 23.000 tonnellate di grano destinato all’Africa. La notizia è stata resa nota dal ministero delle Infrastrutture ucraino con un messaggio lanciato su Telegram: “La nave Brave Commander con grano per l’Africa ha lasciato il porto di Pivdenny. Questa mattina il cargo è partito per il porto di Gibuti, dove il carico sarà consegnato all’arrivo ai consumatori in Etiopia“.
È previsto per le ore 16:00 di oggi, invece, l’arrivo in Puglia della nave cargo Mustafa Necati carica di olio di girasole. La nave, battente bandiera liberiana, è partita il 7 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, e ha fatto tappa il 10 agosto a Istanbul per i controlli di sicurezza previsti. Dal porto turco è ripartita il 12 agosto alla volta dell’Italia. Il suo carico è destinato al gruppo Marseglia, che ha sede nel Barese, e che opera anche nella lavorazione e commercializzazione di oli per uso alimentare.