Putin: non combattiamo fino alla mezzanotte di domani mentre Kiev condanna l’ipocrisia di Mosca

Un cessate il fuoco unilaterale. Lo ha annunciato ieri il presidente russo Vladimir Putin, in occasione del Natale ortodosso, che si celebra il 7 gennaio. L’ordine di tregua entra in vigore oggi dalle 12 di Mosca fino alla mezzanotte di domani.

Mosca, tramite il sito del Cremlino, ha proposto a Kiev di fare lo stesso a favore dei cittadini in Ucraina per le celebrazioni natalizie: “Un gran numero di cittadini che si professano ortodossi vive nelle aree delle ostilità, chiediamo alla parte ucraina di dichiarare un cessate il fuoco e dare loro l’opportunità di partecipare alle funzioni della vigilia di Natale, così come nel giorno della natività di Cristo“.

Kiev ha rimandato al mittente la proposta accusando Mosca di ipocrisia, tramite un tweet del consigliere di Zelensky, Podolyak:”la Federazione Russa deve abbandonare i territori occupati. Solo allora avrà una tregua temporanea”.

Il Cremlino ha accolto l’appello del patriarca della chiesa ortodossa russa, Kirill, che poche ore prima aveva inviato a cessare le ostilità in occasione del Natale ortodosso, festività osservata da entrambe le nazioni in guerra.

Kiev pensa che la richiesta di Mosca miri a guadagnare tempo per preparare una nuova massiccia offensiva su vasta scala. A confermare la tesi il presidente americano Biden: “Sta cercando solo di guadagnare ossigeno“.

Ieri si è mosso anche il leader turco Erdogan che al telefono ha chiesto a Putin di implementare un cessate il fuoco unilaterale e ricercare una soluzione equa del conflitto. Putin ha ribadito che la Russia sarà dialogante solo se l’Ucraina accetterà le condizioni avanzate precedentemente da Mosca e tenga conto delle «nuove realtà territoriali, dunque della sovranità della Russia sui territori occupati.

Kiev punta, invece, a riconquistare tutti i territori persi dallo scorso 24 febbraio e la Crimea, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014.

Erdogan ha sentito anche il presidente ucraino Zelensky. Su twitter il leder ucraino ha detto che la conversazione si è focalizzata sul tema della sicurezza intorno alla centrale atomica di Zaporizhzhia, che da mesi si trova sotto il controllo delle forze russe. Hanno anche discusso dello scambio dei prigionieri e il proseguimento dell’accordo sulle esportazioni di grano.

Putin: non combattiamo fino alla mezzanotte di domani mentre Kiev condanna l’ipocrisia di Mosca

| EVIDENZA 2, MONDO |