di Antonio Adriano Giancane
Il presidente russo Vladimir V. Putin, durante una conferenza stampa tenutasi mercoledì scorso, ha avvertito che le nazioni occidentali stanno compiendo un “passo pericoloso” fornendo all’Ucraina missili a lunga gittata e permettendone l’uso per attacchi all’interno della Russia. Questo, secondo Putin, potrebbe spingere Mosca a rispondere colpendo obiettivi occidentali e armando regioni del mondo capaci di attaccare infrastrutture sensibili dei Paesi coinvolti.
Putin ha criticato in particolare la Germania, affermando che la sua fornitura di carri armati all’Ucraina ha segnato un grave colpo alle relazioni russo-tedesche, ma che il permesso di usare missili contro la Russia è stato ancora più dannoso, minando ulteriormente i rapporti tra i due Paesi.
L’intervento di Putin è avvenuto davanti alle principali agenzie di stampa internazionali invitate al Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Il portavoce di Putin, Dmitri S. Peskov, ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei rappresentanti di “Paesi ostili” per permettere loro di conoscere Putin e comprendere la Russia direttamente.
Durante la conferenza stampa, Putin ha risposto a domande su vari argomenti, con un forte focus sulla guerra in Ucraina. Nonostante la Russia abbia iniziato a destabilizzare l’Ucraina orientale utilizzando separatisti già nel 2014, anni prima di invadere il Paese, Putin ha ribadito che l’Ucraina e i suoi alleati occidentali sono i veri responsabili del conflitto, avvertendo che i Paesi che forniscono armi all’Ucraina rischiano di essere trascinati in una guerra con la Russia.
Rispondendo a una domanda sulla recente condanna dell’ex presidente Donald J. Trump, Putin ha affermato che gli Stati Uniti stanno vivendo una crisi interna. “È evidente in tutto il mondo che la persecuzione di Trump, soprattutto in tribunale con accuse basate su eventi di anni fa e senza prove dirette, è un uso politico del sistema giudiziario”.
Sul caso di Evan Gershkovich, il giornalista americano del Wall Street Journal detenuto da oltre un anno in Russia con l’accusa di spionaggio, Putin ha dichiarato che gli Stati Uniti stanno compiendo passi significativi per il suo rilascio.
La minaccia di Putin ai Paesi occidentali rappresenta un’escalation retorica e un grave avvertimento che non può essere ignorato. Le dichiarazioni del presidente russo non solo sottolineano le tensioni geopolitiche già esistenti, ma evidenziano anche la sua determinazione a rispondere con forza a qualsiasi azione percepita come aggressiva contro la Russia. La minaccia di armare regioni del mondo per colpire infrastrutture sensibili occidentali fa intendere la volontà di espandere il conflitto oltre i confini ucraini, trasformandolo in una potenziale crisi globale.
Questo richiede una risposta diplomatica decisa ma calibrata mettendo in atto tutte quelle misure necessarie per evitare l’allargamento del conflitto per evitare un confronto diretto tra Russia e Occidente che provocherebbe conseguenze catastrofiche di proporzioni globali.
Subscribe to our newsletter!