La Corea del Nord potrebbe lanciare senza alcun preavviso un attacco di portata “inimmaginabile” contro gli Stati Uniti. Lo ha minacciato oggi l’agenzia di stampa del regime nordcoreano “Kcna”, nel pieno delle accresciute tensioni nella Penisola coreana dopo l’avvio delle massicce esercitazioni navali intraprese da Stati Uniti e Corea del Sud. Il Comitato di emergenza nordcoreano contro le esercitazioni alla guerra nucleare ha condannato la mobilitazione di asset strategici da parte degli Stati Uniti nella Penisola, anche a seguito dei voli di bombardieri a lungo raggio effettuati dagli Usa la scorsa settimana, in concomitanza con l’anniversario della fondazione del Partito dei lavoratori nordcoreano. “Gli Stati Uniti hanno perso ogni controllo introducendo sotto il nostro naso proprio gli obiettivi che noi reputiamo primari. Gli Usa dovrebbero attendersi in risposta un attacco inimmaginabile per tempistiche e portata”, recita una nota del Comitato rilanciata dall’agenzia “Kcna”. Le Marine militari di Corea del Sud e Stati Uniti hanno intrapreso questa settimana massicce manovre navali congiunte al largo della Penisola coreana, in un contesto di crescenti tensioni con il regime della Corea del Nord. L’esercitazione, battezzata “Maritime Counter Special Operations Exercise”, proseguirà nelle acque del Mar giallo sino a venerdì. Alle manovre partecipano la portaerei Usa a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan (Cvn-76) e due incrociatori lanciamissili classe Arleigh Burke: lo Uss Stethem (Ddg-63) e lo Uss Mustin (Ddg-89). Il gruppo da battaglia della portaerei Usa si coordinerà con le unita’ della Marina militare sudcoreana e con gli asset difensivi costieri di quel paese; tra le unità della Marina di Seul che prendono parte all’esercitazione figurano l’incrociatore lanciamissili Sejong e velivoli per la guerra antisommergibili P-3 Orion. Alle manovre, riferiscono fonti della Difesa di Seul, prenderanno parte anche elementi delle Forze speciali Usa imbarcate su un sottomarino a propulsione nucleare, che condurranno una operazione simulata di “decapitazione” dei vertici politici e militari di Pyongyang. Tra gli altri asset mobilitati per le manovre figurano caccia intercettori F-15K, aerei da combattimento FA-18 e A-10 ed elicotteri Ah-64E, Lynx e Aw-159 Wild Cat. Gli Usa hanno anche schierato un velivolo Jstars (Joint Surveillance Target Attack Radar System) per monitorare le attività delle forze terrestri e marittime di Pyongyang. L’esercitazione, ha riferito il comando della Settima flotta Usa, punta a promuovere “le comunicazioni, l’interoperatività e la partnership” nell’area delle operazioni della flotta.