Rai Cultura ricorda David Bowie nei giorni dell’8 e del 10 gennaio in cui ricorrono rispettivamente l’anniversario della nascita e della scomparsa del grande artista e lo fa con un doppio appuntamento per ”Ghiaccio bollente”, lo spazio dedicato dalla RAI alla musica pop, rock, jazz e world, incentrato principalmente sulla messa in onda del meglio dei concerti e documentari musicali, nonché servizi prodotti dalla redazione di Ghiaccio Bollente, riferiti alla scena musicale internazionale, sia classica che contemporanea.
I film-documentario in questione sono: ”The Sacred Triangle – Bowie, Iggy & Lou 1971 – 1973”, che andrà in onda lunedì 8 gennaio alle 22.15, e ”Beside Bowie: The Mick Ronson Story”, in programma invece mercoledì 10 gennaio alle 23.05 sempre su Rai5 .
Cosa succede quando tre leggende della musica si incontrano e iniziano a ispirarsi a vicenda? Lo svela il film-documentario “The Sacred Triangle – Bowie, Iggy & Lou 1971 – 1973”, realizzato con il contributo della ex-moglie di Bowie, Angie, Jayne County, Billy Name della Factory di Andy Warhol e altri personaggi chiave dell’epoca. Il film racconta la straordinaria alchimia scaturita dall’incontro delle tre icone della musica, David Bowie, Iggy Pop e Lou Reed, e si avvarrà di filmati rari, immagini di archivio ed estratti di esibizioni live. Un triangolo intellettuale, in cui Bowie riuscirà a “salvare” Lou e Iggy dall’oblio e dai loro eccessi; un incontro che segnerà una svolta musicale per ognuno di questi artisti, che in poco meno di 3 anni daranno una nuova direzione alla loro arte. Lou Reed, archiviati i Velvet Underground, sprofondò in una grave crisi creativa e psicologica; anche Iggy Pop, perso in un vortice di tossicomania e sull’orlo dello scioglimento con i suoi The Stooges, era giunto ad una impasse. Finché un incontro nel leggendario locale Max’s Kansas City di New York si rivelerà cruciale per le loro carriere. Sull’onda del suo enorme successo, Bowie aiuterà gli amici producendo “Transformer” di Lou Reed (il suo più grande successo commerciale) e “Raw Power” di Iggy & The Stooges che segnerà la prima rinascita dell’Iguana. I detrattori di David Bowie hanno sostenuto che fosse un “poseur”, un abile catalizzatore di idee altrui rimescolate e fatte proprie con astuzia e premeditazione. Ma anche questa è una forma d’arte: quella di saper cavalcare, e spesso anticipare, lo zeitgeist. Il film rivaluta la straordinaria capacità con cui Bowie è stato in grado di cogliere il potenziale artistico dei suoi collaboratori e di concretizzarlo con maestria e lucidità, rubando sì, qualcosa qua e là, ma come sosteneva Albert Einstein – quale fonte più autorevole? – “il segreto della creatività è saper nascondere le proprie fonti”.
Foto: google