Davvero forti, intelligenti e altamente qualificate, le donne nelle forze armate stanno contribuendo a renderle sempre più al passo con le evoluzioni sociali. Dal 2000 le donne sono entrate nelle forze armate italiane e già hanno scritto pagine di storia importanti. In tutti i ruoli, al comando di plotoni, stazioni e compagnie dei carabinieri, unità navali e aeromobili hanno dimostrato di saperci davvero fare, senza nulla togliere ai colleghi uomini.
Ci vorranno ancora alcuni anni prima di vedere un raid aereo guidato da militari donne italiane del livello di quello, delicatissimo, gestito in Siria contro la base di al-Shayrat dalle comandanti Usa Andria L. Slough e Michelle Howard. Ma le donne nelle nostre forze armate stanno facendo passi da gigante e un traguardo del genere non è poi così lontano. Nel giro di pochi anni saranno al comando di battaglioni, gruppi di volo e grandi unità navali. “La formazione, l’addestramento e l’impiego del personale militare non vedono differenziazioni tra uomini e donne”, precisa il Capitano Anna Polico, portavoce del Capo di Stato Maggiore della Difesa, già alla guida di reparti blindati nelle operazioni ‘Antica Babilonia’ in Iraq e ‘Leonte’ in Libano. L’ingresso delle donne nelle forze armate è una conquista relativamente recente, era il 2000, quindi le prime donne generale o ammiraglio dovrebbero essere nominate intorno al 2029. “Il principio della meritocrazia e non il genere guida i processi per l’avanzamento di grado: fermo restando il superamento di corsi e l’espletamento di periodi di comando e imbarchi, la progressione di carriera offre le stesse possibilità a tutto il personale militare indipendentemente dal genere”. E non è un caso che nel processo di avvicinamento delle donne a ruoli e incarichi sempre più prestigiosi si inserisca la circostanza che l’Italia è tra i pochi Paesi al mondo ad avere una donna, il ministro Roberta Pinotti, a capo della Difesa. “Oggi -continua il Capitano Anna Polico- uomini e donne operano insieme in tutte le attività che vedono impegnate le forze armate sia in Patria sia all’estero.
Brave e determinate!
di Arianna Nastro