di Fabrizio Ciannamea
Tentativi di trovare una distensione nei rapporti tra Cina e Giappone. Il neoeletto primo ministro nipponico Shigeru Ishiba ed il premier cinese Li Qiang hanno confermato l’impegno dei due Paesi asiatici a promuovere “legami reciprocamente vantaggiosi” al fine di intensificare la relazione tra i due Stati, basata “su interessi strategici comuni ed edificare così relazioni costruttive e stabili”, secondo quanto riporta il quotidiano The Asahi Shimbun.
I due premier hanno partecipato lo scorso 9 ottobre al vertice dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean) tenutosi a Ventiane, in Laos, che aveva come obiettivi principali la gestione della guerra civile in Myanmar e delle tensioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale.
A latere del vertice, i due premier hanno avuto un colloquio bilaterale, durante il quale, sempre secondo il The Asahi Shimbun, Ishiba avrebbe espresso “gravi preoccupazioni” per i movimenti da parte delle forze armate cinesi, tra cui la recente intrusione di un aereo militare di Pechino nello spazio aereo territoriale del Giappone.
A tale evento il Giappone ha risposto, il 25 settembre scorso, con l’attraversamento – per la prima volta dal dopoguerra – dello stretto di Taiwan da parte del cacciatorpediniere nipponico “Sazanami”, affiancato da una nave di supporto classe Polar neozelandese e da un cacciatorpediniere missilistico australiano.
L’incontro tra i due premier è arrivato in un momento di particolare tensione delle relazioni tra Cina e Giappone, causate anche dall’uccisione di uno scolaro giapponese di 10 anni a Shenzhen, nella provincia cinese del Guangdong, lo scorso settembre. Proprio con riferimento a quest’ultimo episodio Ishiba, nel corso dell’incontro, ha esortato l’omologo cinese a fare chiarezza sull’accaduto e ad impegnarsi per garantire la sicurezza dei cittadini giapponesi in Cina.
Tali eventi si innestano nell’annosa disputa geopolitica che ha al centro la questione taiwanese, che vede contrapposti gli Stati Uniti ed i propri alleati, da un lato, e la Cina, dall’altro.
Il dialogo tra Li Qiang ed Ishiba ha anche riguardato il blocco dell’esportazione di prodotti ittici giapponesi verso la Cina, imposto da Pechino lo scorso agosto, a seguito del presunto rilascio in mare di acqua radioattiva proveniente dalla centrale nucleare di Fukushima, che potrebbe averavuto un impatto sulla qualità delle acque antistanti le coste cinesi.
Lo scorso settembre i governi dei due Paesi avevano trovato un accordo che prevedeva la revocadelle restrizioni; ad oggi, però, l’accordo pare non aver avuto alcun effetto. Ishiba ha quindi esortato il premier cinese ad attuarlo e riaprire così il mercato ittico cinese ai prodotti giapponesi.
Al termine del vertice Asean, Ishiba ha incontrato anche il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. Nel corso del governo Kishida, i rapporti tra Giappone e Corea del Sud sono significativamente migliorati, anche in considerazione dell’importante ruolo strategico che i due Paesi svolgono in chiave di contenimento anticinese.
Ishiba, sul punto, pare seguire il solco tracciato dal proprio predecessore. Anzi, l’attuale premier giapponese si è più volte dichiarato a favore della creazione di una Nato asiatica, nella quale il Giappone, così come la Corea del Sud avrebbero un ruolo centrale.
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