La guardia costiera libica ha presso in custodia un gommone con circa 100 immigrati a bordo, quasi tutti di nazionalità sudanese. L’allarme, partito ieri pomeriggio dal gommone, era stato intercettato dalle navi delle Ong Mediterranea e Proactiva Open Arms. La Ong Mediterranea ha scritto su Twitter che “120 persone” rischiavano di annegare, spiegando di aver “informato il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano e su loro indicazione i libici, senza alcuna risposta”.
“Il Gommone imbarca acqua, alcune persone sono già annegate” aveva avvertito Mediterranea, chiedendo un intervento immediato. Le autorità di Malta, invece, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, hanno assunto alle 4 di questa mattina il coordinamento di un’operazione di salvataggio al largo della Libia per una imbarcazione partita da Zliten. Su Twitter, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato: “Tanti saluti a scafisti e Ong“.
Secondo quanto si apprende da fonti italiane, invece, un rimorchiatore che si trovava davanti ai alle piattaforme petrolifere libiche avrebbe raggiunto il gommone verso le tre di notte e dopo aver recuperato i migranti avrebbe atteso l’arrivo di una motovedetta della Guardia costiera libica, che ha comunicato alle autorità italiane di aver preso il coordinamento dei soccorsi.
A quanto pare la Guardia Costiera Libica sempre più spesso riesce ad intervenire nell’area di mare antistante le proprie coste. Il risultato di queste operazioni di salvataggio lo si deve all’attività di addestramento fatta in Italia da parte della missione europea Eunavfor Med – Sophia e grazie alle motovedette italiane donate alla Libia.
Secondo quanto si apprende dal sito della Difesa, presso la scuola sottufficiali della marina militare italiana a La Maddalena è in corso un modulo di formazione a favore del personale della Guardia Costiera e della Marina libica, facente parte del “Package 2” (training presso centri di addestramento a terra) che prevede lo svolgimento di due differenti corsi a favore di circa 70 militari libici selezionati.
I due corsi, focalizzati rispettivamente nelle attività a favore del personale operativo e per quello tecnico-logistico, termineranno il 30 novembre 2018.
Il modulo, della durata complessiva di otto settimane, ha lo scopo di far acquisire ai frequentatori le necessarie competenze per la corretta esecuzione dei propri compiti a bordo delle motovedette in dotazione, anche attraverso la conoscenza delle imprescindibili norme di diritto umanitario e relate agli aspetti di genere (Gender), nonché degli elementi di primo soccorso e il non secondario miglioramento della conoscenza della lingua inglese. Al termine del modulo a La Maddalena, EUNAVFOR Med avrà addestrato complessivamente un totale di 305 militari della Guardia Costiera e della Marina libica.
Dall’ottobre 2016, il personale di SOPHIA è direttamente coinvolto nell’addestramento della Guardia Costiera e della Marina libica; l’obiettivo dei moduli formativi è quello di migliorare la sicurezza delle acque territoriali libiche attraverso l’incremento delle capacità dello stesso personale libico a portare a termine i compiti assegnati all’interno della loro area di responsabilità, enfatizzando anche la necessaria rilevanza delle norme internazionali per il rispetto dei diritti umani, con particolare riguardo ai minori, alle donne ed ai soggetti vulnerabili, oltre alla corretta gestione delle operazioni di ricerca e soccorso in mare.