Il ministro dell’Economia e Finanze italiano, Giovanni Tria, alla Camera, ha parlato del reddito di cittadinanza e della probabilità che il beneficio, oltre che agli italiani, dovrebbe andare anche agli stranieri, come previsto dalla stessa proposta di legge dei 5 Stelle presentata nella scorsa legislatura.
Tria, sempre alla Camera, ha ribadito che la legge di Bilancio rispetterà i vincoli sul deficit e sul debito (1,6% massimo) e quindi le misure previste dal programma di governo saranno introdotte con “gradualità”.
Giornata nerissima per il M5S anche perché il leader della Lega ha incontrato Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni per una ricucitura dell’alleanza in vista delle prossime elezioni amministrative. La Lega ha anche riunito i suoi sottosegretari per fare una fasatura della manovra incentrandola sulla flat tax e su «quota l00» per le pensioni, tralasciando invece il reddito di cittadinanza.
In tutto questo ad accrescere ulteriormente la tensione ci ha pensato l’Ocse che ha rivisto al ribasso le stime di crescita e ha chiesto al governo di non annullare gli effetti della riforma Fornero. Il sottosegretario grillino Stefano Buffagni a Stasera Italia, “il contratto parla chiaro, il reddito di cittadinanza è per gli italiani ma all’interno di quanto previsto dalla Costituzione. Certo fa sorridere che il ministro Tria vada in sedi istituzionali citando un documento di 5 anni fa. Ognuno deve fare il suo lavoro”. Poi ha attaccato Tria anche perché non ha ancora trovato le risorse per la manovra, “si lavori sui tagli agli sprechi al posto di fare soldi facili con tagli orizzontali e aumenti di tasse, perché ad aumentare le tasse saremmo bravi tutti”.
Il vicepremier Matteo Salvini sul reddito di cittadinanza agli stranieri ha assicurato, “sono certo che i Cinque Stelle garantiranno che ad usufruire del reddito di cittadinanza saranno solo e soltanto gli italiani, così come è scritto chiaramente nel contratto di governo”.