Civitavecchia non ci sta. I cittadini, guidati dal loro sindaco, il leghista Ernesto Tedesco, non vogliono i rifiuti della Capitale, in seguito all’ordinanza della sindaca Virginia Raggi che incrementa, in via provvisoria, l’invio dei rifiuti verso la discarica Mad srl.
Il sindaco di Civitavecchia, ma anche il sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei sono pronti ad ostacolare i camion. L’emergenza è trasversale tant’è che al flash mob, da un lato c’era per il centrodestra Alessandro Giulivi e Luigi Landi, alla guida di Tarquinia e Tolfa, sul fronte centrosinistra Antonio Pasquini e Maurizio Testa, dai Comuni limitrofi di Allumiere e Monte Romano.
Un centinaio di cittadini ha partecipato al sit-in e bloccato un camion Ama, uscito dall’impianto di via delle Vigne. I manifestanti e il sindaco Tedesco hanno così spiegato: “Dovevamo far sentire il grido di dolore di questo territorio, già interessato da impianti industriali e da un pesante inquinamento ambientale, pronto a depositare il ricorso al Tar contro il provvedimento della Raggi -. Ci opporremo nel solco della legalità e armati solo della convinzione di essere nel giusto. Anche la società Mad ha detto che l’impianto non è preparato ad accogliere le tonnellate imposte dalla Capitale“.
Intanto scrive il Corriere della Sera, insieme ai vigili, il sindaco ha ristretto i limiti di velocità e imposto il senso unico alternato sulla strada, molto dissestata, che porta alla discarica. Nei giorni scorsi la polizia locale aveva fatto scattare una decina di multe per i mezzi in transito. Un altro stratagemma per mettere, simbolicamente, i bastoni tra le ruote alle decisioni di Roma. Venerdì poi la rivolta arriverà direttamente sotto le stanze della Raggi. Da Civitavecchia e dintorni la protesta si sposterà fino al Campidoglio, con una manifestazione promossa in concomitanza del previsto consiglio straordinario sui rifiuti. E mentre sindaci e cittadini scendono in piazza, le decisioni sulla discarica sono rinviate. È saltata infatti ieri la riunione dei tecnici del Campidoglio (Laura D’Aprile), della Regione (Flaminia Tosini) e della Città metropolitana (Paola Camuccio) perché quest’ultima non è arrivata. Scade oggi, comunque, la prima direttiva dell’ordinanza «contingente e urgente» della Regione per risolvere la crisi dei rifiuti romani, che prevede la lista dei siti idonei per la discarica da parte dei tecnici.
“Si cerca un accordo tra Comune, Regione e Città metropolitana”, fanno sapere dagli uffici del governatore Nicola Zingaretti.
A sud di Roma si alzano le barricate
Venerdì mattina il sindaco di Paliano, insieme ad altri colleghi dei Comuni tra le province di Roma e Frosinone andranno sotto la finestra della sindaca Raggi per far sentire la loro voce, contro l’idea di mantenere aperta la discarica di Colle Fagiolara, la cui chiusura, inizialmente prevista il 31 dicembre, è stata prorogata al 15 gennaio da Nicola Zingaretti.
Alfieri e il sindaco di Colleferro Sanna sono lapidari sul fatto che l’impianto non dovrà rimanere aperto un giorno di più.
Così il sindaco di Paliano sul suo profilo Facebook: “II sindaco di Colleferro ha chiesto a me e a tutti i sindaci del territorio di essere presenti quel giorno presso il Campidoglio muniti di fascia per protestare contro questa scelta arrogante, presuntuosa ed irrispettosa di un intero territorio. Io ci sarò, in prima linea a rappresentare la mia città e il territorio della Valle del Sacco con tutte le mie forze. Un territorio e una città stanca di smaltire la monnezza di Roma a causa della sua incompetenza”.
Il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna ha detto: “La Raggi che non ci si è mai filati. Scrive oggi a noi sindaci di abbattere le barriere, di essere solidali e di aiutarla poiché a Roma lavorano tanti abitanti della provincia. Benissimo: noi cara sindaca – le manda a dire il sindaco di Colleferro – l’abbiamo già sostenuta ed aiutata per oltre un anno. La discarica chiuderà il 15 gennaio e lì davanti troverà tutti noi, insieme alle nostre comunità”.
Sul piede di guerra anche i sindaci di Piglio, Mario Felli, di Acuto, Augusto Agostini, di Serrone, Giancarlo Proietto: “La Raggi deve individuare la sua discarica nel suo Comune senza continuare a scaricare i problemi sulle province. I nostri territori e i nostri concittadini non devono continuare a subire e a pagare per colpe o cattive programmazioni altrui. Siamo disposti a tutto, come ai tempi della battaglia sugli inceneritori“.