Da 20 anni poliziotti e militari attendono il riordino delle carriere, ora il provvedimento è presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato, per il parere non vincolante.
Abbiamo chiesto, al riguardo, un parere ai due delegati del Consiglio Centrale Interforze di Rappresentanza Militare Marco Cicala dell’Aeronautica Militare e ad Antonello Ciavarelli (VIDEO intervento), della Capitaneria di Porto.
“In qualità di delegati del Cocer Interforze ci appelliamo affinchè in Parlamento ci possa essere un confronto approfondito ed ampio. Le risorse stanziate dal Governo sono adeguate. Sotto l’aspetto tecnico, viceversa, il provvedimento non riconosce la giusta parametrazione stipendiale ai Marescialli anziani che si vedono scavalcati dai giovanissimi Tenenti“.
“Non vi è una reale corrispondenza della professione militare con il resto del Pubblico impiego (tabelle parametrali) – spiegano i delegati -. Altresì chi attualmente riveste il grado apicale tra i Marescialli, si vede allungare la carriera con un altro grado apicale ed altre valutazioni da subire, con conseguenti spese e lavori per le commissioni”. “Infine sotto l’aspetto economico si chiede un riconoscimento agli anziani Marescialli Capi sperequati da oltre 20 anni. Non sono rivendicazioni fine a se stesse. Si sta rischiando di spendere un miliardo di euro senza avere una visione lungimirante per le carriere non dirigenziali senza apportare maggiore efficienza e meritocrazia. Se non si guarda a medio/lungo termine tra qualche anno riemergerà la limitatezza di questa norma che già sul nascere sta alimentando diversi malcontenti fra il personale. A chi giova realmente questa manovra?”.
“Chiediamo al Parlamento, concludono i delegati, di aiutarci a far capire al Governo che il riordino delle carriere di militari e poliziotti, non debba essere inteso come una distribuzione fine a se stessa delle risorse stanziate. Per questo sarebbe stato opportuno un adeguato contratto. È fondamentale una norma che valorizzi le carriere di un comparto che è incondizionatamente al servizio della comunità. Per questo attendiamo fiduciosi il confronto Parlamentare per continuare a fare la nostra parte fino in fondo“.
Allora in bocca al lupo, PRP Channel, seguirà passo, passo l’evoluzione della vicenda che interessa decine di migliaia di militari e poliziotti del Ruolo non Direttivo.
di Arianna Nastro