La risonanza magnetica dell’Ospedale Parodi Delfino di Colleferro, inaugurata con grande entusiasmo un mese fa, risulta ancora inutilizzabile a causa della mancanza di personale formato. La denuncia arrivava giorni fa dalla consigliera regionale del Partito Democratico, Emanuela Droghei, che sollevava un grave problema riguardante la sanità pubblica nel territorio.
La denuncia della consigliera Droghei
“Ancora una volta, il Presidente Rocca inaugura in pompa magna, ma poi dimentica di garantire i servizi essenziali per i cittadini”, aveva dichiarato Droghei, criticando l’incapacità di avviare il servizio della nuova risonanza magnetica, che avrebbe dovuto rappresentare una risorsa fondamentale per la comunità locale.
Secondo la consigliera, non si trattava di un caso isolato: un episodio simile si è già verificato all’Ospedale Grassi di Ostia, e ora la situazione si ripete a Colleferro. La mancata attivazione della risonanza magnetica, unita alla riduzione delle prestazioni in reparti storici come l’Urologia e alla sospensione di esami diagnostici essenziali per la prevenzione oncologica, starebbe causando disagi ai pazienti.
Un ulteriore problema evidenziato dalla consigliera era il crescente ricorso al settore privato da parte dei cittadini, costretti a sostenere spese ingenti per accedere alle cure necessarie. Anche le liste d’attesa per le prestazioni specialistiche si stanno allungando denunciava la consigliera.
“Basta con la propaganda, servono risposte concrete. La Regione e la ASL Roma 5 devono intervenire subito per attivare la risonanza magnetica e ripristinare i servizi sospesi. La sanità pubblica non può essere solo uno strumento di propaganda, ma deve funzionare davvero per tutti”, concludeva nel comunicato stampa la consigliera.
La replica della ASL Roma 5
In risposta alle dichiarazioni di Droghei, la ASL Roma 5 ha fornito una precisazione ufficiale. Secondo l’azienda sanitaria, l’unità di risonanza magnetica installata presso l’Ospedale Parodi-Delfino ha subito un guasto tecnico nelle fasi immediatamente precedenti all’avvio delle attività, rendendo necessaria una breve sospensione per la risoluzione del problema. Tuttavia, la ASL ha assicurato che dal 12 marzo la risonanza magnetica è pienamente operativa sia per i pazienti ricoverati e per quelli che accedono al Pronto Soccorso, sia per i pazienti esterni attraverso il sistema di prenotazione regionale ReCUP.
La ASL ha inoltre evidenziato come l’attivazione della risonanza magnetica di Colleferro rappresenti un passo avanti significativo per il polo sud dell’azienda sanitaria, affiancandosi a quella già operativa a Tivoli. Questo permetterà di garantire un miglior servizio diagnostico per gli assistiti e di rafforzare i percorsi di presa in carico.
Per quanto riguarda le liste d’attesa, la ASL Roma 5 ha dichiarato di aver implementato negli ultimi mesi diverse iniziative per ridurre i tempi di attesa, in linea con le direttive regionali. Secondo i dati forniti dall’azienda, ad oggi il 93,8% delle richieste di diagnostica strumentale e il 99,9% delle visite specialistiche vengono garantite entro i tempi previsti per le classi di priorità.
Sul tema della carenza di personale, la ASL ha affermato di aver attivato procedure di reclutamento ordinarie e straordinarie per colmare le necessità di personale nei vari ospedali dell’azienda. Tuttavia, ha riconosciuto che alcune discipline, in particolare quelle specialistiche, soffrono di una cronica difficoltà di reperimento del personale, una problematica condivisa da molte altre strutture sanitarie provinciali. Per garantire la continuità assistenziale, la ASL ha adottato misure straordinarie, tra cui incentivi economici per il personale e contratti libero-professionali.
Infine, per il reparto di cardiologia dell’Ospedale di Colleferro, la ASL ha annunciato l’assunzione recente di due nuovi medici cardiologi attraverso una procedura di reclutamento straordinaria, al fine di rafforzare l’organico e migliorare l’offerta sanitaria.
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