(di Francesca Proietti Cosimi) Il grido di allarme arriva dalle imprese, in una domenica pomeriggio di sole, la Lega riunisce al Palazzo dei Congressi militanti, società civile e responsabili delle imprese del Lazio.
Il posto strapieno interno ed esterno, unica pecca forse un luogo più grande avrebbe consentito a chi è rimasto fuori di partecipare.
Salvini seduto in platea ascolta le dimostranze, Roma la capitale è allo sbando, anzi è ferma, senza un piano strategico per farla brillare, per rimetterla in piedi, per darle quella spinta che deve farla diventare una città Europea, ora confinata a città provinciale.
Si parla di manutenzione, dove mancano i fondi, di rifiuti che restano per le strade attrazione di topi e gabbiani, di burocrazia, si parla di commercio con il commissario di ConfCommercio, le attività sono sotto attacco continuo di abusivismo. Se in periferia ormai sono stufi di governo che hanno solo bloccato la nostra città, le imprese ieri hanno lanciato il grido di allarme, Salvini ha preso nota ascoltando, e ha lanciato l’offensiva… Roma tornerà a brillare…
Roma può sperare con una Lega targata Matteo Salvini, che a mio parere dovrebbe sentire di più la società civile, e tenere un attimo da parte, quei volti politici che non fino ad ora non hanno portato a nulla, e raffigurano una politica vecchia antica che mette ansia.
La crisi che coinvolge il paese intero, un paese tenuto in ostaggio, da un governo che litiga come il gatto e la volpe, un esecutivo dove Renzi ha già lanciato cacciami tu dimettiti a Conte…
Si vocifera di un accordo tra i due Matteo, giovani con la voglia di cambiare questo paese, una sponda da destra a quel centrosinistra, che porti perché no al voto…