Due medici dell’Umberto I al pronto soccorso. Sembra una barzelletta invece è successo davvero a Roma. Il primo è stato colpito alla spalla da un senzatetto, il secondo è un medico donna aggredita da una ragazza di 23 anni. La motivazione? Le lunghe attese. Il Corriere della Sera parla di un rapporto Inail che conta almeno 1.200 casi analoghi in tutt’Italia. In molti sostengono che il fenomeno è molto più diffuso in eventi e numeri perchè l’omertà vince sulla denuncia. A quanto pare il ministro dell’Interno Matteo Salvini corre in anche corsia. Il presidente della federazione nazionale degli Ordini, Filippo Anelli, verrà invitato al Viminale per verificare la fattibilità di ripristinare i nuclei di Polizia nei pronto soccorso, iniziando da quelli più sensibili. La violenza, scrive sempre Corsera avviene specie la notte, tra la mezzanotte e le 6 di mattina, nei corridoi male illuminati. Da anni gli ospedali sono sguarniti di agenti e le stanze che un tempo li ospitavano sono state riutilizzate. La sicurezza è affidata a vigilantes privati che però non costituiscono un deterrente sufficiente, considerati i fatti.
Nel Lazio l’assessore Alessio D’Amato si è mosso con i medici per decidere su una linea comune, ma dalla Prefettura nessuna risposta all’appello di avere di nuovo i poliziotti in corsia. Il ministro della Sanità, Giulia Grillo ha da tempo presentato in Parlamento un disegno di legge per la tutela degli operatori sanitari, ma la stessa non è ancora stata discussa. Speriamo che prima o poi non ci scappi il morto in un luogo dove invece ci si dovrebbe curare.