Roma svela i suoi tesori nascosti, la stazione Metro C e il Museo di Piazza Venezia

di Antonio DI IEVA

Nel cuore pulsante di Roma, la storia e la modernità si fondono in un progetto ambizioso: la nuova stazione della metropolitana di Piazza Venezia. Concepita come un museo sotterraneo su otto livelli, questa opera rappresenta una finestra sul passato millenario della città eterna, e, una volta terminata, offrirà ai visitatori un’esperienza unica tra reperti archeologici e infrastrutture all’avanguardia.

L’idea di estendere la Linea C della metropolitana romana fino a Piazza Venezia risale al Giubileo del 2000. Tuttavia, il percorso è stato costellato di sfide, tra cui scandali di corruzione e la scoperta di circa 40.000 reperti archeologici. Tra questi, spiccano noccioli di pesca pietrificati, ceramiche, vasi e i resti di una caserma risalente all’epoca dell’imperatore Adriano. Inoltre, sono state individuate le aule degli Auditoria di Adriano: strutture risalenti al II secolo d.C., commissionate dall’imperatore nel 135 d.C. per ospitare incontri culturali, dibattiti letterari e filosofici. Questi ritrovamenti hanno rallentato i lavori, ma hanno anche arricchito il progetto, trasformandolo in un’opportunità per valorizzare il patrimonio storico della città. Non a caso un modo di dire romano recita che dando un calcio ad un sasso per la strada si scoprono reperti. Un’espressione che ben descrive la ricchezza archeologica nascosta nel sottosuolo della Capitale.

La stazione di Piazza Venezia, la cui inaugurazione è prevista per il 2032 in occasione del Giubileo del 2033, sarà molto più di un semplice nodo di trasporto. Situata a circa 45 metri di profondità e distribuita su otto piani, ospiterà il Museo della Metropolitana. Tutti i manufatti rinvenuti durante gli scavi sono stati restaurati e saranno ricollocati esattamente nei punti di ritrovamento, le strutture antiche come la caserma e le Aule Auditoria, saranno integrate nel progetto della stazione-museo, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia di Roma. Il museo sarà dotato di 27 scale mobili, sei ascensori e offrirà 66.000 metri quadrati di spazio espositivo. I tre ingressi principali collegheranno il Vittoriano, Palazzo Venezia e le rovine del Foro Romano, creando un percorso integrato tra passato e presente.

La realizzazione di questa opera ha richiesto soluzioni ingegneristiche innovative. Gli ingegneri hanno adottato un metodo di scavo “top-down”, simile a quello utilizzato per la linea Jubilee di Londra, con pareti trasversali e diaframmi interrati per formare il perimetro del complesso sotterraneo. Le gallerie ferroviarie, situate a oltre 30 metri di profondità, non hanno presentato particolari problemi; le difficoltà sono emerse nel superare i manufatti archeologici, causando ritardi. Nonostante le sfide, la stazione Colosseo-Fori, con un museo sotterraneo su quattro livelli per l’esposizione dei reperti ritrovati, è prevista per l’inaugurazione entro la fine del 2025, offrendo un’anticipazione di ciò che attende i visitatori a Piazza Venezia.

La nuova stazione-museo di Piazza Venezia rappresenta un simbolo della capacità di Roma di integrare la sua ricca eredità storica con le esigenze della modernità. Questo progetto non solo migliorerà la mobilità urbana, ma offrirà anche ai cittadini e ai turisti un’opportunità unica di esplorare i tesori nascosti della città eterna, rendendo ogni viaggio in metropolitana un vero e proprio tuffo nella storia.

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