Esito consultazione Rousseau slitta alle 21.30. Tutti d’accordo: “stesse domande che verranno poste in giunta”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte “smentisce di aver espresso, anche solo in modo informale una posizione o un commento in ordine alla consultazione in corso sulla piattaforma Rousseau. Quel che aveva da dire lo ha già dichiarato ufficialmente nel documento che è stato inviato al ministro Salvini e allegato agli atti che sono all’attenzione della competente Giunta del Senato. Lo riporta il sito di Rainews.

In particolare – viene puntualizzato all’Adnkronos – il presidente non intende in alcun modo influenzare le espressioni di voto degli iscritti, né tantomeno intende interferire nelle autonome valutazioni che spettano ai senatori”. Intanto, è slittato di un’ora a causa di problemi tecnici sulla piattaforma Rousseau il voto degli iscritti del M5S sul caso Diciotti. La consultazione – che per questo motivo è stata prorogata fino alle 21.30 – avviene alla vigilia della decisione della Giunta delle immunità del Senato sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per sequestro di persona aggravato. L’esito del voto sarà comunicato in serata. La formulazione del quesito: se dici No ad autorizzazione vota Sì Suscita diverse perplessità la formulazione del quesito scelta dal Blog delle Stelle per chiedere agli iscritti di esprimersi sul caso. “Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? – Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere – No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere”. Modificato il quesito. Aggiunto un inciso Dopo le forti polemiche suscitate dalla formulazione, sono stati modificati i quesiti su cui si devono esprimere i militanti M5s. La sostanza del quesito non viene modificata: si deve scegliere il ‘no’ se si vuole autorizzare la magistratura a procedere nei confronti di Salvini, si deve optare invece per il ‘si” se si vuole ‘salvare’ il titolare del Viminale.

La modifica apportata oggi, prima dell’avvio delle votazioni, consiste nell’aggiunta di un inciso, e precisamente: quanto accaduto lo scorso agosto, con il divieto di sbarco per alcuni giorni nei confronti dei 137 migranti a bordo della nave Diciotti, “e’ avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato” o, al contrario, “non e’ avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato”.

Salvini:il governo non cadrà, per me comunque vada sarà un successo “Per me il governo non rischia, a prescindere da come vada”. Lo dice il vicepremier Matteo Salvini in tre colloqui con ‘Repubblica’, ‘Stampa’ e ‘Messaggero’, in cui si dice “tranquillo” sul caso Diciotti.

Nessun timore del “tribunale del popolo – aggiunge – Io preferisco la giuria popolare proprio come Sanremo, piuttosto che la giuria di qualità dei fighetti radical chic”. “Grandi barricate dei 5 Stelle io non me vedo, sinceramente”, sottolinea. A rassicurarlo anche il vicepremier M5S Di Maio: “Luigi da subito mi ha parlato con chiarezza. E mi ha detto: ‘Matteo stai tranquillo, è stata una decisione collegiale, abbiamo agito in maniera limpida e responsabile, il governo siamo tutti noi’“. “Siete tutti così affannati sul voto online dei 5 stelle, sul mio processo, ma io aspetterò sereno il responso delle 19.30. Guardate che per me, comunque vada, sarà un successo”, conclude. Poi. a voto iniziato: il quesito? La gente sa leggere e decidere. Di Maio: su governo si va avanti, sosterrò risultato consultazione “Sul governo si va avanti. Ho preso un impegno con gli italiani e intendo portarlo avanti”. Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio, a Pomigliano d’Arco. “Da capo politico sosterrò il risultato della consultazione online sul caso Diciotti”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Pomigliano d’Arco (Napoli). “Qualcuno si è lamentato del quesito – ha aggiunto senza nominare esplicitamente Beppe Grillo – ma è lo stesso quesito che verrà posto in Giunta per le autorizzazioni. Non parlo sui se e sui ma. Ci sentiamo stasera – ha concluso – e poi ognuno si assume le proprie responsabilità”.

Grillo:su Rousseau solo una battuta, fiducia in Di Maio.  Beppe Grillo frena dopo le sue critiche al quesito della consultazione online. “La mia era solo una battuta, montata ad arte contro il M5S”, afferma, tornando sul tweet ironico lanciato ieri. “Piena fiducia nel capo politico Luigi Di Maio”, sottolinea.

Ieri aveva scritto sulla sua pagina Facebook: “Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il Comma 22 e la sindrome di Procuste!”. Grillo citava il celebre paradosso del romanzo Comma 22 (dove la facoltà di scegliere è solo apparente) e la sindrome che indica, in una persona, il disprezzo per chi è considerato avere un maggior successo.

La risposta chiesta agli iscritti è uguale a quella che sarà chiesta martedì ai senatori della Giunta. Cioè se in quel caso si sia agito o meno ‘per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di Governo'”. Lo precisa il blog del M5S spiegando che “proprio questa complessa articolazione dimostra che non stiamo parlando dell’immunità di un politico”.

Esito consultazione Rousseau slitta alle 21.30. Tutti d’accordo: “stesse domande che verranno poste in giunta”