Russia, caso turbine Siemens, Corte arbitrale di Mosca rinvia udienza preliminare
La Corte arbitrale di Mosca ha rinviato al 16 ottobre l’udienza preliminare nella causa di Siemens contro due società di Tekhnopromexport del gruppo russo di stato Rostec. Il caso riguarda il trasferimento da parte delle due società di Rostec dall’originaria
destinazione di Taman in Caucaso alla penisola di Crimea, in violazione delle sanzioni europee sulle apparecchiature per
generazione elettrica. Le due società’ avrebbero violato i termini del contratto con il produttore tedesco, che vieterebbe l’installazione delle due turbine in impianti localizzati nella penisola contesa. L’udienza preliminare è stata rinviata su richiesta delle due società in
connessione con la presa in esame da parte della corte d’appello del procedimento per l’annullamento del contratto di fornitura del 16 ottobre 2015, oggetto di controversia. Siemens non si e’ opposta all’applicazione, riferisce l’agenzia di stampa russa “Interfax”. La Corte arbitrale ha anche accolto la richiesta di Siemens Gas Turbine Technology (Stgt), per il 65 per cento di proprieta’ di Siemens, della propria esclusione dai convenuti. La joint venture russo-tedesca è stata originariamente nominata tra i convenuti al processo,
ma Siemens ha poi spiegato che le rivendicazioni riguardano solo le due strutture di Rostec, Tekhnopromexport, e non la
joint venture. La Società tedesca ha chiesto alla società di invalidare di riconoscere invalido il contratto con echnopromexport, e di privare della proprietà le strutture Rostec per possesso illegale dei beni. L’esame di questa richiesta è previsto per il 20 ottobre. Siemens chiede di applicare le clausole di nullità del contratto con Tekhnopromexport nella transazione del 16 ottobre 2015 sulla
fornitura delle turbine.